lunedì 08 Settembre 2025

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RAMO MERCI TRASPORTATE: I NUMERI DEL 2014, LA DISTRIBUZIONE E GLI ATTORI

Il ramo ha registrato un calo dei premi pari al 9,8%. Quello dei broker rimane il canale più utilizzato, seguito dagli agenti che perdono terreno. Fra i gruppi e le singole imprese, Generali resta leader di mercato. 

 

Merci trasportateDopo aver analizzato i rami infortuni, perdite pecuniarie, Rc generaleincendio ed elementi naturaliAltri danni ai benimalattiaassistenzaCauzioni, Tutela legale e corpi veicoli marittimituttointermediari.it focalizza l’attenzione sul ramo Merci trasportate, compresi merci, bagagli e ogni altro bene (ogni danno subìto dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto).

Alla fine del 2014, questo ramo ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, un calo del 9,8% (171,3 milioni di euro) rispetto all’anno precedente.  L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un peggioramento, passando dal 39,9% del 2013 al 46,8% del 2014.

Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) del ramo Merci trasportate sono cresciute al 30,8% (29,5% nel 2013). Per quanto riguarda il risultato del conto tecnico, l’incidenza del ramo Merci trasportate sul totale dei premi è pari al 6,8% (19,7% nel 2013).

DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale che ha la predominanza per quanto concerne questo ramo è quello costituito dai broker, che hanno intermediato nel corso del 2014 premi per 88,2 milioni di euro (-0,5), con una incidenza del 51,5% (46,7% nel 2013). Seguono il canale agenti (premi in calo del 13,4%, pari a 75,1 milioni, incidenza nel 2014 pari al 43,9% contro il 45,7% del 2013) e la vendita diretta (premi a 7,9 milioni, -45,7%, incidenza del 4,6%). Insignificante la quota attribuibile a sportelli bancari e promotori finanziari/Sim.

GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto c’è la conferma di Generali (nel 2014 ha raccolto premi per  80,6 milioni di euro, -13,1%, incidenza sul totale dei gruppi del 47,1%). Segue il gruppo assicurativo Unipol, che ha raccolto premi per 46,7 milioni di euro, con un decremento del 7,8% rispetto al 2013. Terzo posto (anche qui una conferma) per Reale Mutua, con premi pari a 9,1 milioni di euro e un calo rispetto all’anno precedente del 4,3%. Nessuna novità neppure al quarto posto, appannaggio del gruppo assicurativo Allianz (premi a 9 milioni, +1,8%) e al quinto, dove troviamo il Gruppo Cattolica Assicurazioni (6,5 milioni, -20,7%). In questo ramo, il gruppo assicurativo che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stato Itas Assicurazioni (+25,8%). Il gruppo Ariscom ha, invece, segnato un -56,8%.

Vediamo adesso la classifica per singola impresa. Al primo posto si conferma Generali Italia che ha raccolto premi per 73,5 milioni di euro (-14,9%). Al secondo posto, conferma anche per i Lloyd’s (38,8 milioni di euro, +14,6%). Nessuna novità neanche al terzo posto, dove c’è Siat con premi raccolti pari a 29,6 milioni (-5%). Al quarto posto c’è Ace European Group (premi pari a 28,2 milioni, -6,4%). Al quinto posto c’è invece un avvicendamento: Aig Europe (premi per 17,4 milioni, +10,2%) ha scavalcato UnipolSai Assicurazioni, ora sesta. La variazione positiva più netta è quella di Assicuratrice Val Piave (+293,1%); quella negativa di Axa Mps Assicurazioni Danni (-75,9%).

Fabio Sgroi

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