sabato 06 Settembre 2025

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RAMO INFORTUNI: I NUMERI DEL 2014, LA DISTRIBUZIONE, GLI ATTORI, LE STIME PER IL 2015

I premi del lavoro diretto sono aumentati dello 0,6% rispetto al 2013. Quello agenziale rimane il canale più utilizzato. UnipolSai Assicurazioni e Generali Italia rallentano, bene Allianz, Axa Assicurazioni e soprattutto Cattolica.
 

Nel 2014, il ramo infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; persone trasportate) ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, una crescita dello 0,6% rispetto all’anno precedente (2.974 milioni di euro, è il ramo che ha raccolto di più fra quelli relativi ai danni diversi dal settore auto).

L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un peggioramento, passando dal 42,6% del 2013 al 43,8% del 2014). Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) dell’intero ramo infortuni sono aumentate al 34,5% (da 33,7%). Per quanto riguarda il risultato del conto tecnico, l’incidenza sui premi del ramo infortuni è pari al 21% (20,3% nel 2013).

DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale agenti ha intermediato nel corso del 2014 il 78,4% dei premi del ramo infortuni. Seguono la vendita diretta (7,6%), i broker (7,3%), gli sportelli bancari (5,8%) e i promotori finanziari e le sim (0,9%).

GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto si conferma il gruppo assicurativo Unipol, che ha raccolto nel 2014 premi per 741,5 milioni di euro (-2,5% rispetto al 2013). Seguono Generali (700,6 milioni, -5,3%) e il gruppo assicurativo Allianz (335,2 milioni, +1%), come l’anno scorso. Al quarto posto c’è una novità: il gruppo Cattolica Assicurazioni (194,9 milioni, +24,7%) ha scavalcato Axa Italia, che passa al quinto posto (158,5 milioni, +7,6%). In questo ramo, l’impresa che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stata Credit Agricole Assicurazioni (+96,4). Il gruppo assicurativo Sace Bt ha, invece, segnato un -48,8%.

Vediamo adesso la classifica per singola impresa, che è rimasta invariata rispetto al 2013. Primo posto per UnipolSai Assicurazioni (690,4 milioni, -2,7%), seguito da Generali Italia (607,1 milioni, -6,4%), Allianz (308,6%, +0,2%), Cattolica (152,3, +35%) e Axa Assicurazioni (113,3 milioni, +7%). La variazione positiva più netta è quella di Financial Insurance Company (+412,5%); quella negativa di Inter Partner Assistance (-101,1%).

PREVISIONI PER IL 2015 – Secondo le stime dell’Ania, alla fine del 2015 i premi dovrebbero salire da 2.974 milioni di euro a 3.018 milioni di euro (+1,5%).

Fabio Sgroi

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