sabato 06 Settembre 2025

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RAMO INCENDIO ED ELEMENTI NATURALI: I NUMERI DEL 2014, LA DISTRIBUZIONE, GLI ATTORI, LE STIME PER IL 2015

Alla fine dello scorso anno, il ramo ha registrato un incremento della raccolta premi pari allo 0,5%. Quello agenziale rimane ampiamente il canale più utilizzato, anche se i broker hanno aumentato la propria quota del 22,6%. Fra i gruppi avanza Reale Mutua.

 

 

IncendioDopo aver analizzato i rami infortuni, perdite pecuniarie e Rc generale, tuttointermediari.it focalizza l’attenzione sul ramo Incendio ed elementi naturali. In questo ramo è classificato ogni danno subìto dai beni (diversi da quelli compresi nei rami Corpi di veicoli terrestri, ferroviari, aerei, marittimi, lacustri e fluviali e merci trasportate) causato da incendio, esplosione, tempesta, elementi naturali diversi dalla tempesta, energia nucleare e  cedimento del terreno.

Alla fine del 2014, questo ramo ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, un incremento dello 0,5% rispetto all’anno precedente (2.295 milioni di euro). L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un peggioramento, passando dal 47,8% del 2013 al 54,2% del 2014).

Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) del ramo incendio ed elementi naturali sono aumentate leggermente al 32,1% (da 32%).  Per quanto riguarda il risultato del conto tecnico, l’incidenza del ramo incendio ed elementi naturali sul totale dei premi è pari al 2,9% (7,6% nel 2013).

DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale agenti ha intermediato nel corso del 2014 l’80,1% dei premi del ramo incendio ed elementi naturali, in calo dell’1,3% rispetto al 2013. Seguono i broker (11,4%), che guadagnano un buon 22,6%, gli sportelli bancari (5,6%), la vendita diretta (2,7%) e i promotori finanziari e le sim (0,2%).

GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto si conferma Generali, che ha raccolto nel 2014 premi per 603,5 milioni di euro (in calo del 3,2% rispetto al 2013) e incide per il 26,3% sul totale dei premi. In seconda posizione c’è ancora il gruppo assicurativo Unipol (570,5 milioni di euro, +0,3%). Novità in terza posizione, dove troviamo Reale Mutua (nel 2013 era quarta) che ha raccolto premi per 216 milioni (+6,6%). Il gruppo torinese ha scavalcato il gruppo assicurativo Allianz, sceso al quarto posto a quota 212,7 milioni di euro (-1,5%). Dalle prime cinque posizioni esce Axa Italia, superata dal gruppo Cattolica Assicurazioni con premi pari a 127,4 milioni (+0,8%). In questo ramo, l’impresa che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stata Net Insurance (+4.500%). Ariscom ha, invece, segnato un -15,9%.

Vediamo adesso la classifica per singola impresa. Al primo posto si conferma Generali Italia che ha raccolto premi per 575,2 milioni di euro (-3,1%), seguita come nel 2013 da UnipolSai (545 milioni, -0,2%). Si confermano al terzo posto Allianz, con premi raccolti pari a 200,1 milioni (-3,1%) e Reale Mutua con 167,3 milioni (+5,9%). C’è un cambio, invece, al quinto posto, dove troviamo Axa Assicurazioni (105,2 milioni, +0,4%), che ha scavalcato Zurich Insurance Plc. La variazione positiva più netta è quella di Net Insurance (+4.500%); quella negativa di Dialogo Assicurazioni (-50%).

PREVISIONI PER IL 2015 – Secondo le stime dell’Ania, alla fine del 2015 i premi dovrebbero salire da 2.295 milioni di euro a 2.318 milioni di euro (+1%).

Fabio Sgroi

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