Il ramo ha segnato, alla fine dello scorso anno, un aumento dell’1,2%. Quello agenziale rimane il canale più utilizzato, seguito dai broker, che incrementano la loro incidenza. Fra i gruppi assicurativi, Elba Assicurazioni scavalca Allianz.
Dopo aver analizzato i rami infortuni, perdite pecuniarie, Rc generale, incendio ed elementi naturali, Altri danni ai beni, malattia e assistenza, tuttointermediari.it focalizza l’attenzione sul ramo Cauzioni.
Rientrano in questo ramo quei contratti assicurativi che assolvono la stessa funzione giuridico-economica (e pertanto sono sostitutivi) di una cauzione in danaro o in altri beni reali, ovvero di una garanzia fidejussoria, che un determinato soggetto (il contraente dell’assicurazione) è tenuto a costituire, al fine di garantire proprie future obbligazioni pecuniarie o per inadempimento degli obblighi assunti o a titolo di risarcimento di danni o di penale.
Alla fine del 2014, questo ramo ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, un incremento dell’1,2% (384 milioni di euro) rispetto all’anno precedente. L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un miglioramento, passando dal 67,7% del 2013 al 73,7% del 2014).
Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) del ramo cauzione sono cresciute al 35,1% (da 32,5%). Per quanto riguarda il risultato del conto tecnico, l’incidenza del ramo credito sul totale dei premi è negativo (-10,1%).
DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale agenti ha intermediato nel corso del 2014 premi per quasi 306,6 milioni di euro (-1,1), con una incidenza del 79,9% (81,7% nel 2013). Seguono i broker (premi per 60,6 milioni, +16,4%, incidenza nel 2014 pari al 15,8% contro il 13,7% del 2013) e la vendita diretta (premi a 16,1 milioni, -3,1%, incidenza del 4,2%). Poco significativa è la quota riconducibile agli sportelli bancari.
GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto si conferma il gruppo assicurativo Unipol, che ha raccolto nel 2014 premi per 86,1 milioni di euro (in calo del 2,7% rispetto al 2013) e incide per il 22,4% sul totale dei premi. In seconda posizione segue Generali con 56,4 milioni (-1,6%). Conferma al terzo posto per Reale Mutua (39,7 milioni, -1,2%). Il gruppo assicurativo Sace Bt resta al quarto posto con premi raccolti per 31,2 milioni (+0,1%). Novità in quinta posizione: Elba Assicurazioni supera il gruppo assicurativo Allianz con quasi 31 milioni di euro e un incremento di quasi il 20%. In questo ramo, il gruppo assicurativo che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stato Avia (+53,5%). Il gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita ha, invece, segnato un -20,1%.
Vediamo adesso la classifica per singola impresa. Al primo posto si conferma UnipolSai Assicurazioni che ha raccolto premi per 73,9 milioni di euro (+0,1%). Seconda piazza per Generali Italia (56 milioni, -1,4%) e terzo posto per Compagnie française d’assurance pour le commerce extérieur Sa – Rappresentanza Generale per l’Italia (meglio conosciuta come Coface) con premi pari a 43 milioni di euro, -6,5%). Nessuna novità nemmeno in quarta e quinta posizione, occupate rispettivamente da Europ Assistance Italia (30,9 milioni, +4,9%) e Cattolica (24,3 milioni, +6,7%). Conferma al quarto posto per Atradius Credit Insurance (38,9 milioni, +5,7%) e al quinto per Sace Bt (31,2 milioni, +0,1%). La variazione positiva più netta è quella di Euler Hermes Italia (+7.147,1%); quella negativa di Aig Europe (-69,4%).
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA