Con una crescita del 12,2% rispetto al 2013 è il ramo che ha registrato la percentuale positiva più alta fra quelli relativi ai danni diversi dal settore auto. Quello agenziale rimane il canale più utilizzato, ma è tallonato dagli sportelli bancari. Fra le singole imprese, exploit di Incontra Assicurazioni.
Dopo aver analizzato il ramo infortuni, tuttointermediari.it focalizza l’attenzione sul ramo Perdite pecuniarie (rischi relativi all’occupazione, insufficienza di entrate, intemperie, perdite di utili, persistenza di spese generali, spese commerciali impreviste, perdita di valore venale, perdita di fitti o di redditi, alcune perdite commerciali indirette, perdite pecuniarie non commerciali).
Nel 2014, questo ramo ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, una crescita del 12,2% rispetto all’anno precedente (512,753 milioni di euro, è il ramo che ha registrato la percentuale positiva più alta fra quelli relativi ai danni diversi dal settore auto).
L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un miglioramento, passando dal 53,2% del 2013 al 42,8% del 2014). Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) del ramo perdite pecuniarie sono diminuite al 42% (da 42,9%). Per quanto riguarda il risultato del conto tecnico, l’incidenza sui premi del ramo perdite pecuniarie è pari al 14,4% (8% nel 2013).
DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale agenti ha intermediato nel corso del 2014 il 39,6% dei premi del ramo perdite pecuniarie, ma è un primato che va quasi spartito con gli sportelli bancari (37,7%), la cui quota è in netta ascesa. Seguono i broker (12,5%), la vendita diretta (9,5%) e i promotori finanziari e le sim (0,6%).
GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto si conferma il gruppo assicurativo Unipol, che ha raccolto nel 2014 premi per 110,9 milioni di euro (+24,1 rispetto al 2013). Migliorando di gran lunga le performance dell’anno precedente. Seguono Generali (84 milioni, +10,1%) e il gruppo assicurativo Allianz (63,1 milioni, +23,8%), come l’anno scorso. Al quarto posto c’è una novità: il gruppo Vittoria Assicurazioni (45,3 milioni, +22,7%) ha sorpassato il gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita, che scende al quinto posto (38,8 milioni, -20%). In questo ramo, l’impresa che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stata Bancassurance Popolari Danni (+612,5%). Il gruppo assicurativo Banca Carige ha, invece, segnato un -52,9%.
Vediamo adesso la classifica per singola impresa. Al primo posto c’è una new entry. Si tratta di Incontra Assicurazioni (nel 2013 era ottava), società frutto della sinergia fra il Gruppo Unipol e Unicredit Group, che ha raccolto premi per 52,8 milioni di euro (+81,9%). UnipolSai Assicurazioni (52,4 milioni, -3,6%), slitta al secondo posto, davanti a Cardif Assurances Risques Divers (46 milioni, +1,9%), nel frattempo salita al terzo posto (nel 2013 era quarta). Quarta piazza per Generali Italia (45,8 milioni, +8%, nel 2013 era quinta). Quinto posto per Vittoria Assicurazioni (45,3 milioni, +22,7%). Esce dalle prime cinque posizioni Metlife Europe Insurance Limited. La variazione positiva più netta è quella di Afi Esca Iard (+781,8%); quella negativa di Internat. Ins. Co. of Hannover (-271,4%).
Fabio Sgroi
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