Il ramo ha registrato, alla fine dello scorso anno, un calo dei premi pari al 4,2%. Quello dei broker rimane ampiamente il canale più utilizzato, seguito dagli agenti. Fra i gruppi e le singole imprese, Generali resta al comando.
Dopo aver analizzato i rami infortuni, perdite pecuniarie, Rc generale, incendio ed elementi naturali, Altri danni ai beni, malattia, assistenza, Cauzioni e Tutela legale, tuttointermediari.it focalizza l’attenzione sul ramo Corpi veicoli marittimi, lacustri e fluviali (ogni danno subìto, appunto, da veicoli fluviali, veicoli lacustri e veicoli marittimi).
Alla fine del 2014, questo ramo ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, un calo del 4,2% (239,4 milioni di euro) rispetto all’anno precedente. L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un netto peggioramento, passando dal 59,8% del 2013 al 94,4% del 2014.
Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) del ramo Corpi veicoli marittimi, lacustri e fluviali sono cresciute al 18,1% (16,8% nel 2013). Il ramo ha registrato un saldo tecnico negativo (-32%). Per quanto riguarda il risultato del conto tecnico, l’incidenza del ramo Corpi veicoli marittimi, lacustri e fluviali sul totale dei premi è pari al -3,3% (+7,1% nel 2013).
DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale che ha la predominanza per quanto concerne questo ramo è quello costituito dai broker, che hanno intermediato nel corso del 2014 premi per 201,4 milioni di euro (-1,9), con una incidenza dell’84,1% (82,1% nel 2013). Seguono il canale agenti (premi in calo dell’11,5%, pari a 37,2 milioni, incidenza nel 2014 pari al 15,6% contro il 16,8% del 2013) e la vendita diretta (premi a 0,7 milioni, -70,5%, incidenza dello 0,3%). Insignificante la quota attribuibile agli sportelli bancari.
GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto non si registrano cambiamenti. Generali (premi per 133 milioni di euro, -2,1%, incidenza sul totale dei gruppi del 55,5%) ha infatti mantenuto il comando. Segue il gruppo assicurativo Unipol che nel 2014 ha raccolto premi per 81 milioni di euro, con un decremento del 5,2% rispetto al 2013. Alle spalle di questi colossi troviamo Groupama Assicurazioni, con premi pari a 5,8 milioni di euro e un calo rispetto all’anno precedente del 14,8%. Novità al quarto posto, dove il gruppo assicurativo Allianz (premi a 3,7 milioni, -13,3%) ha superato Ariscom (3,6 milioni, -17,3%) che scende dunque al quinto posto. In questo ramo, il gruppo assicurativo che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stato Cattolica Assicurazioni (+31,3%). Il gruppo Aviva ha, invece, segnato un -31,1%.
Vediamo adesso la classifica per singola impresa. Al primo posto si conferma Generali Italia che ha raccolto premi per 125,5 milioni di euro (-0,8%). Al secondo posto, conferma anche per Siat (quasi 74 milioni di euro, -5,4%). Nessuna novità neanche al terzo posto, dove c’è Swiss Re International con premi raccolti pari a 33,4 milioni (+31,9%). Cambio, invece, al quarto posto, dove Assicurazioni Generali (premi pari a 7,5 milioni, -19,8%) supera Axa Corporate Solutions (scesa al settimo posto). Quest’ultima è stata superata anche da UnipolSai Assicurazioni, che ha raccolto premi per 6,9 milioni (-3,4%). La variazione positiva più netta è quella di Axa Mps Assicurazioni Danni (+100%); quella negativa di Axa Corporate Solutions (-66,5%).
Fabio Sgroi
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