Il ramo ha registrato un calo dei premi pari al 17,7%. Quello bancario resta il canale più utilizzato, seguito dagli agenti. Fra i gruppi svetta Sace Bt, tallonata da Net Insurance, mentre in termini di singole imprese al primo posto si conferma Euler Hermes.
Dopo aver analizzato i rami infortuni, perdite pecuniarie, Rc generale, incendio ed elementi naturali, Altri danni ai beni, malattia, assistenza, Cauzioni, Tutela legale, corpi veicoli marittimi, merci trasportate e corpi veicoli aerei, tuttointermediari.it focalizza l’attenzione sul ramo Credito (perdite patrimoniali derivanti da insolvenze, credito all’esportazione, vendita a rate, credito ipotecario, credito agricolo).
Alla fine del 2014, questo ramo ha registrato, in termini di premi contabilizzati del lavoro diretto, una significativa diminuzione del 17,7% (70,4 milioni di euro) rispetto all’anno precedente.
L’indicatore oneri per sinistri (loss ratio, includono rispetto al costo dei sinistri di competenza anche l’eventuale sufficienza/insufficienza degli importi riservati dei sinistri accaduti in anni precedenti) ha segnato un peggioramento, passando dall’89,4% del 2013 al 101,9% del 2014.
Le spese di gestione (expense ratio, comprendono le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica e gli oneri per l’acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l’organizzazione e il funzionamento della rete distributiva) del ramo Credito sono cresciute lievemente al 27,4% (27,3% nel 2013).
DISTRIBUZIONE – Secondo i dati dell’Ania, il canale che ha la predominanza per quanto concerne questo ramo è quello costituito dagli sportelli bancari, che hanno intermediato nel corso del 2014 premi per 31 milioni di euro (-9,6%), con una incidenza del 44,1% (40,2% nel 2013). Seguono il canale agenti (premi in calo del 34,5%, pari a 18,8 milioni, incidenza nel 2014 pari al 26,8% contro il 33,6% del 2013) e i broker (premi a 13,8 milioni, -5,8%, incidenza del 19,6%). La vendita diretta è a quota 6,7 milioni di premi con una incidenza nel 2014 del 9,5%.
GLI ATTORI – Nella classifica Ania (prime 5 posizioni) dei premi del lavoro diretto in base ai gruppi di imprese, al primo posto c’è la conferma di Sace Bt (nel 2014 ha raccolto premi per 32 milioni di euro, -20,5%, incidenza sul totale dei gruppi del 45,5%). Segue Net Insurance, in netto recupero, che ha raccolto premi per 31 milioni di euro, con un decremento del 2,8% rispetto al 2013 e una incidenza del 44%. Al terzo posto una novità, con Hdi Assicurazioni, con premi pari a 2,9 milioni di euro e un calo rispetto all’anno precedente del 2,5%. Hdi Assicurazioni ha scavalcato il gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita (ora sesto). Quarta posizione per il gruppo Cattolica Assicurazioni (nel 2013 era settimo), che ha raccolto premi per 1,3 milioni di euro (-25,3%). Il Gruppo Vittoria Assicurazioni si conferma quinto con premi pari a 0,8 milioni (-47,1%). In questo ramo, il gruppo assicurativo che ha fatto segnare la crescita più alta (2014 su 2013) è stato Allianz (+37,4%). Aviva ha, invece, segnato un -85,7%.
Vediamo adesso la classifica per singola impresa, considerando sia le imprese italiane ed extra Ue, sia le imprese Ue. Al primo posto si conferma Euler Hermes Italia che ha raccolto premi per 200,8 milioni di euro (+1,1%). Al secondo posto, conferma anche Compagnie française d’assurance pour le commerce extérieur Sa – Rappresentanza Generale per l’Italia (meglio conosciuta come Coface) (116,7 milioni di euro, +10%). Nessuna novità neanche al terzo posto, dove c’è Atradius Credit Insurance con premi raccolti pari a 53,8 milioni (+10,2%). Al quarto posto c’è, come nel 2013, Sace Bt (premi pari a 32 milioni, -20,5%). Al quinto posto conferma per Net Insurance (premi per 31 milioni, -2,8%). La variazione positiva più netta è quella di Ambac Assurance (+125,9%); quella negativa di Zurich Insurance Plc (-89,1%).
Fabio Sgroi
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