sabato 06 Settembre 2025

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CASSE DI PREVIDENZA AGENTI. CABRINI (GROUPAMA): «OCCORRE ADEGUARE GLI STRUMENTI FINANZIARI UTILIZZABILI PER GLI INVESTIMENTI»

Per il presidente della Cpa Groupama oggi gli strumenti a disposizione sono «limitativi». Ma bisognerebbe intervenire anche su…

 

Francesco CabriniL’inchiesta di tuttointermediari.it sull’istituto previdenziale della cassa di previdenza agenti continua. In questo articolo viene riportato il contributo di Francesco Cabrini (nella foto), presidente della Cpa degli agenti Groupama.

L’inchiesta di tuttointermediari.it intende descrivere non solo il quadro nel quale le casse di previdenza agenti operano nel contesto agenziale, ma anche cercando di capire cosa può essere migliorato per rendere questo istituto previdenziale più incisivo e per fare in modo che gli stessi agenti aumentino la consapevolezza di quanto importante sia uno strumento di questo tipo.

Francesco Cabrini, 49 anni, agente a Torino, è diventato presidente della cassa di previdenza degli agenti Nuova Tirrena nel settembre del 2015 e successivamente, dopo l’unificazione con la cassa degli agenti Groupama (31 dicembre 2015) è stato riconfermato nel febbraio dello scorso anno alla presidenza della nuova cassa unificata Cpa Groupama. Il mandato scadrà nel febbraio del 2019. A oggi aderiscono alla cassa 1.170 agenti. Il consiglio di amministrazione, lato agenti, è composto anche da Simone Soldato e da Claudio Napolitano.

Domanda. Spesso gli agenti iscritti alla Cpa tendono a sottovalutare questo istituto previdenziale. Per esempio non conoscono le varie possibilità di investimento offerte, la composizione degli stessi investimenti e altro. Perché, secondo lei?

Risposta. Penso che in molti casi si tratti di mancanza di informazione e conoscenza della convenzione nazionale. Per esempio ogni iscritto può  scegliere di destinare, nel limite del 70% della quota contanti disponibile, parte della sua posizione a una forma di investimento individuale vincolandolo alla cassa di previdenza.

D. Quali sono, in breve, i vantaggi per chi aderisce a questa forma previdenziale? 

R. I vantaggi sono molteplici: dalla costituzione di  un capitale liquidabile alla cessazione dell’attività assicurativa al risparmio fiscale essendo i versamenti deducibili dal reddito. Inoltre bisogna tenere presente che la convenzione prevede che al contributo versato dall’agente corrisponda pari versamento da parte dell’impresa con il limite di 1.032,91 euro annui come previsto dalla normativa. Sono iscritti alla cassa tutti gli agenti cui sia applicabile l’accordo nazionale agenti.

D. Ritiene necessario adeguare la Convenzione nazionale per le casse di previdenza agenti? E se sì, quali articoli andrebbero modificati?

R. Negli anni, la convenzione ha dimostrato di essere un caposaldo nella previdenza per la categoria. Personalmente le uniche norme che adeguerei ai tempi sono quelle relative agli strumenti finanziari utilizzabili per gli investimenti che, alla luce dei cambiamenti di mercato, oggi risultano limitativi. Si potrebbe inoltre pensare di inserire la possibilità di richiedere delle anticipazioni oggi non previste.

D. C’è collaborazione fra i vertici della Cpa e quelli di Agenti Groupama Italia?

R. Sì, vi è un costante confronto, ma sempre nella piena autonomia della cassa. Lo statuto del gruppo, inoltre, prevede che il presidente della cassa di previdenza partecipi al direttivo nazionale e questo permette una piena sinergia.

D. Rapporto fra Cpa e Sindacati/Associazioni di categoria degli agenti. C’è collaborazione? Secondo lei l’idea di creare un organismo (costituito da un componente per ogni cassa agenti) all’interno dei sindacati/associazioni di categoria degli agenti per analizzare i vari aspetti/problematiche e avere una visione comune potrebbe essere utile oppure no? 

R. Direi che più che una collaborazione ho sempre trovato disponibilità, nel caso specifico dallo Sna, nel fornire una consulenza qualora venga richiesta. Non ritengo però utile un organismo interno al sindacato in quanto potrebbe risultare limitativo dell’autonomia della cassa. Il sindacato a mio avviso, così come in generale tutte le associazioni di categoria, potrebbero farsi promotrici di forum, seminari e tavoli di confronto utili all’approfondimento di tematiche specifiche. Ricordo per esempio con piacere un convegno organizzato diversi anni fa a cui partecipai come semplice invitato, in cui vennero affrontati i temi della fiscalità. Ecco, di questo a mio avviso c’è bisogno.

Fabio Sgroi

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INCHIESTA SULLE CASSE DI PREVIDENZA AGENTI – Interviste pubblicate: Alessandro Belluscio (agenti La Fondiaria) – Massimo Binini (Associazione Gruppo agenti Itas) – Umberto Calabresi (agenti Ergo) – Carlo Bovina (agenti Liguria) – Gianfranco Cavarretta (Gruppo agenti Cattolica e Agenti uniti Tua) – Renato Mortarotti (Associazione agenti UnipolSai) –  

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