Il presidente della Cpa degli agenti di Cattolica (Gruppo agenti Cattolica) e di Aut (Agenti Uniti Tua) modificherebbe la convenzione del 1953 prevedendo anticipi o prestiti per gli iscritti e rivedendo l’istituto della radiazione in senso meno restrittivo.
L’inchiesta di tuttointermediari.it sull’istituto previdenziale della cassa di previdenza agenti continua. In questo articolo si dà la parola a Gianfranco Cavarretta (nella foto), presidente della Cpa degli agenti Cattolica (Gruppo agenti Cattolica e Agenti Uniti Tua).
L’inchiesta di tuttointermediari.it intende descrivere non solo il quadro nel quale le casse di previdenza agenti operano nel contesto agenziale, ma anche cercando di capire cosa può essere migliorato per rendere questo istituto previdenziale più incisivo e per fare in modo che gli stessi agenti aumentino la consapevolezza di quanto importante sia uno strumento di questo tipo.
Gianfranco Cavarretta, 52 anni, è presidente della cassa di previdenza degli agenti Cattolica dal 13 dicembre 2014 (entro quest’anno saranno indette le nuove elezioni) e agente a Bologna. A oggi aderiscono alla cassa circa 1.450 agenti. Il consiglio di amministrazione, lato agenti, è composto anche dal vice presidente Danilo Battaglia e da Paolo Gastaldi, Giorgio Giuseppe Della Giustina e da Andrea Pellizzon (Tua Assicurazioni).
Domanda. Spesso gli agenti iscritti alla Cpa tendono a sottovalutare questo istituto previdenziale. Per esempio non conoscono le varie possibilità di investimento offerte, la composizione degli stessi investimenti e altro. Perché, secondo lei?
Risposta. Più che a sottovalutare, molti colleghi purtroppo ancora oggi confondono la Cassa con il Fondo pensione agenti, generando di fatto confusione e magari non approfittando delle varie forme di investimento (titoli, azioni).
D. Quali sono, in breve, i vantaggi per chi aderisce a questa forma previdenziale?
R. Iniziamo innanzitutto con il precisare che non esiste in realtà alcun obbligo di adesione per gli agenti. L’unico obbligo che prevede la Convenzione è in capo alle compagnie che, queste sì, hanno l’obbligo di mettere a disposizione dei propri agenti una Cassa di previdenza propria o di una compagnia appartenente al proprio gruppo. Ne discende, per consuetudine, l’adesione degli agenti. Pertanto, non aderire o peggio ancora non versare (il mancato versamento dopo il terzo invito determina la radiazione dalla Cassa con la conseguente perdita dei contributi della compagnia) farebbe perdere una grossa opportunità previdenziale ancor più se ben indirizzata Tra i vantaggi dati, tra gli altri, basti ricordare oltre a quelli fiscali anche alle forme di investimento scelte e l’opportunità per chi ha deciso di operare in plurimandato di aderire a diverse Casse.
D. Ritiene necessario adeguare la Convenzione nazionale per le casse di previdenza agenti? E se sì, quali articoli andrebbero modificati?
R. La Convenzione risale ormai al 1953 e quindi va da sé che sarebbe opportuno aggiornarla. Andrebbe riscritta adeguandola e rimodellandola alle mutate esigenze della categoria. Penso per esempio alla possibilità di prevedere anticipi o prestiti per gli iscritti o alla necessità a mio parere di rivedere l’istituto della radiazione in senso meno restrittivo.
D. C’è collaborazione fra i vertici della Cpa e quelli dei gruppi agenti Cattolica e Tua?
R. La collaborazione si mantiene in una normale dialettica istituzionale.
D. Rapporto fra Cpa e Sindacati/Associazioni di categoria degli agenti. C’è collaborazione? Secondo lei l’idea di creare un organismo (costituito da un componente per ogni cassa agenti) all’interno dei sindacati/associazioni di categoria degli agenti per analizzare i vari aspetti/problematiche e avere una visione comune potrebbe essere utile oppure no?
R. Direi che questo è un punto focale. Mai come oggi sarebbe non solo utile, ma auspicabile , rendere reale questa possibilità. Il confronto continuo tra i componenti delle diverse Casse all’interno delle rappresentanze, infatti, creerebbe maggiore cultura intorno alla Cassa come istituto, con conseguente consapevolezza delle opportunità che questa offre. Oltre a quell’abbrivio necessario per la ridefinizione della Convenzione.
Fabio Sgroi
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INCHIESTA SULLE CASSE DI PREVIDENZA AGENTI – Interviste pubblicate: Alessandro Belluscio (agenti La Fondiaria) – Massimo Binini (Associazione Gruppo agenti Itas) – Umberto Calabresi (agenti Ergo) – Carlo Bovina (agenti Liguria) –