Il presidente della Cpa degli agenti/delegati assicurativi di Ergo ritiene che vada adeguato quanto stabilito dal punto 3 del terzo protocollo d’intesa dell’Accordo Nazionale Agenti del 2003.
Prosegue l’inchiesta di tuttointermediari.it sull’istituto previdenziale della cassa di previdenza agenti. Adesso è la volta di Umberto Calabresi (nella foto), presidente della Cpa degli agenti e delegati assicurativi di Ergo.
L’inchiesta di tuttointermediari.it intende descrivere non solo il quadro nel quale le casse di previdenza agenti operano nel contesto agenziale, ma anche cercando di capire cosa può essere migliorato per rendere questo istituto previdenziale più incisivo e per fare in modo che gli stessi agenti aumentino la consapevolezza di quanto importante sia uno strumento di questo tipo.
Umberto Calabresi è presidente della cassa di previdenza agenti Ergo da 3 anni (il mandato scadrà nell’ottobre di quest’anno). A oggi aderiscono alla cassa tutti gli agenti e delegati assicurativi di Ergo, circa 180. Il consiglio di amministrazione, lato agenti, è composto anche da Claudio Scavo, Sergio Amail e Maurizio Gelmetti (amministratori) e da Fausto Anselmi e Tonino Bosello (sindaci).
Domanda. Spesso gli agenti iscritti alla Cpa tendono a sottovalutare questo istituto previdenziale. Per esempio non conoscono le varie possibilità di investimento offerte, la composizione degli stessi investimenti e altro. Perché, secondo lei?
Risposta. Perché da tempo l’unico investimento attuato è la polizza di capitalizzazione; la vera questione, poi, è che molti neanche sanno cosa prevede la normativa…
D. Quali sono, in breve, i vantaggi per chi aderisce a questa forma previdenziale?
R. Accantonare un importo che riconosce in pratica un interesse del 100%, deduzione fiscale della quota agente/delegato assicurativo, risparmio “forzoso” per la fine dell’attività di intermediazione.
D. Ritiene necessario adeguare la Convenzione nazionale per le casse di previdenza agenti? E se sì, quali articoli andrebbero modificati?
R. L’importo sia dell’aderente, sia della compagnia o delle compagnie è fermo a quanto stabilito dal punto 3 del terzo protocollo d’intesa dell’Accordo Nazionale Agenti del 2003, in relazione all’articolo 7 della Convenzione: 1.032,91 euro per agente/delegato assicurativo, con il massimo per 3 agenti/delegati assicurativi di 3.098,74 euro.
D. C’è collaborazione fra i vertici della Cpa e quelli del gruppo agenti Ergo?
R. Sì, c’è una piena e assoluta sinergia
D. Rapporto fra Cpa e Sindacati/Associazioni di categoria degli agenti. C’è collaborazione? Secondo lei l’idea di creare un organismo (costituito da un componente per ogni cassa agenti) all’interno dei sindacati/associazioni di categoria degli agenti per analizzare i vari aspetti/problematiche e avere una visione comune potrebbe essere utile oppure no?
R. Non constato grande collaborazione tra i sindacati/associazioni e le casse di previdenza agenti, quindi credo che possa essere utile un organismo congiunto tra i presidenti delle Cpa delle varie compagnie e i rappresentanti di sindacati/associazioni di categoria.
Fabio Sgroi
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INCHIESTA SULLE CASSE DI PREVIDENZA AGENTI – Interviste pubblicate: Alessandro Belluscio (agenti La Fondiaria) – Massimo Binini (Associazione Gruppo agenti Itas)