giovedì 18 Settembre 2025

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DDL CONCORRENZA: LE QUATTRO PROPOSTE DEL GRUPPO UNIPOL

Nell’audizione della settimana scorsa presso la decima commissione Industria, commercio e turismo del Senato, il gruppo bolognese è stato chiaro: «La nuova versione del decreto non è positiva per i consumatori».
  

Verdone copDopo l’Ania e l’Ivass, anche il Gruppo Unipol ha espresso dubbi sulla nuova versione del Ddl concorrenza. Il gruppo bolognese è stato audito la settimana scorsa presso la decima commissione Industria, commercio e turismo del Senato.

Secondo Vittorio Verdone (nella foto), direttore affari istituzionali e regolamentari di UnipolSai Assicurazioni, «il saldo tra le proposte presentate dal Governo per aumentare la concorrenza nei vari comparti del settore assicurativo e per ridurre i costi del sistema Rc  auto e l’esito del voto della Camera dei Deputati in prima lettura non è particolarmente positivo per i destinatari primi delle disposizioni, vale a dire i consumatori».

RIDOTTA LA FINALITA’ DELLA PROPOSTA LEGISLATIVA – Con le modifiche intervenute «sono state notevolmente ridotte le finalità della proposta legislativa, che avrebbero dovuto favorire la rimozione degli ostacoli regolatori all’apertura dei mercati, allo sviluppo della concorrenza e alla tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell’Unione europea.  E infatti: a) si introducono vincoli allo sviluppo di contratti Rc auto evoluti, penalizzando gli operatori di mercato che hanno da tempo avviato una politica tariffaria innovativa e vantaggiosa per gli assicurati grazie alla telematica;  b) si impongono obblighi di sconti prefissati e di condizioni di offerta per tali polizze innovative che alterano i consolidati modelli di business che oggi  consentono di riconoscere sconti rilevanti sulla Rc auto;  c) si vorrebbe disciplinare il risarcimento dei danni alla persona adottando i parametri economici più elevati in assoluto, con effetti nulli sul ridimensionamento di tale importante voce di costo a beneficio di una riduzione delle tariffe Rc auto; d) si chiudono le opportunità di competizione nella gestione della previdenza complementare».

Verdone ha sottolineato come la parte positiva sia  «rappresentata dalla conferma della disciplina sul danno alla persona per  le lesioni lievi e lo sviluppo di controlli efficienti per contrastare l’inadempimento dell’obbligo assicurativo Rc auto. Mentre si afferma una sostanziale neutralità per la norme antifrode, sottoposte a condizioni applicative che ne depotenziano la funzione».

LE 4 PROPOSTE DEL GRUPPO UNIPOL – Per recuperare il senso della legge annuale  per il mercato e per la concorrenza nel settore assicurativo, il gruppo Unipol ha avanzato 4 proposte:

  • Polizze con scatola nera: conservare un modello che funziona. Lasciare libertà nella determinazione degli sconti sulle polizze con scatola nera. Eliminare la disposizione demagogica sull’equiparazione tariffaria tra regioni virtuose e regioni rischiose, che affronta un problema reale nel modo sbagliato (riformulare l’articolo 3, comma 1, capoverso articolo 132-ter CAP, ai commi 2 e 5 e sopprimere l’articolo 7).
  • Libera scelta dell’officina: consentire l’assistenza completa all’assicurato. Coniugare la libertà di scelta dell’assicurato sull’autoriparatore di propria fiducia con il diritto di optare contrattualmente, a fronte di sconti sul premio r.c. auto, per le officine indicate dalla compagnia (riformulare l’articolo 3, comma 3).
  • Risarcimento dei danni gravi alla persona: una tabella equa e sostenibile. Ritornare al testo originario del Ddl sul risarcimento dei danni gravi alla persona (articolo 8, comma 1, capoverso articolo 138 CAP).
  • Liberta’ di scelta nelle forme pensionistiche complementari. Reintrodurre la libertà di scelta anche nelle forme pensionistiche complementari negoziali (riformulare l’articolo 16).

Fabio Sgroi

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