mercoledì 22 Ottobre 2025

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FONDO PENSIONE AGENTI: IL GAAT AVVIA UN’ANALISI E APRE IL DIBATTITO

Come annunciato, il presidente Roberto Salvi ha affidato allo studio Crenca & Associati la disamina tecnico statistico attuariale del Fondo. Attivata una casella di posta elettronica per raccogliere le opinioni degli agenti. E sull’atteggiamento assunto dallo Sna dice…

 

SALVI RobertoRoberto Salvi (nella foto), presidente del Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat), insiste e va avanti nella sua “battaglia” a difesa del Fondo pensione agenti.

Prima l’invio, a metà novembre scorso, di una raccomandata direttamente ai vertici del Fondo, con la quale ha chiesto la documentazione e le informazioni necessarie per avviare un’attività di consulenza tecnico statistico attuariale (affidata allo studio Crenca & Associati, di cui è titolare Giampaolo Crenca, presidente dell’Ordine nazionale degli attuari) volta a chiarire la reale sostenibilità del Fondo. Dopo (non avendo ricevuto risposta), la “visita” direttamente presso la sede del Fondo, a Roma, di una delegazione del Gaat (con in testa lo stesso Salvi), con l’obiettivo, centrato «in buona parte», di recuperare i dati necessari. In mezzo, la minaccia di una azione giudiziaria.

Ora, l’iniziativa, sempre di Salvi, dell’attivazione di una casella di posta elettronica (fondopensioneagenti@roberto-salvi.it) attraverso la quale ogni agente assicurativo, in attività o in pensione, può rivolgersi per far sentire la propria voce sulla vicenda del Fondo. Lo scopo è quello di aprire un dibattito.

Il presidente del Gaat, in una nota, ha criticato l’atteggiamento del Sindacato nazionale agenti, sottolineando «l’assurdità del fatto che Sna abbia demandato al tavolo ministeriale la soluzione che non è stato capace di individuare, quando basterebbe che compagnie e agenti trovassero un’intesa diretta affrontando le reali prospettive del Fondo così come emergeranno dallo studio che abbiamo commissionato. Sono state quantificate iniezioni di capitale e ipotizzati dolorosi tagli alle prestazioni, e anche passaggi futuri al sistema a contribuzione definita, ma io chiedo: sulla base di quali dati prospettici sono state fatte le valutazioni che stanno dietro alle proposte in campo? Non risulta infatti che sia disponibile un’analisi approfondita, aggiornata e indipendente». (fs)

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