Per chiarire realmente la situazione attuale del Fondo, la rappresentanza presieduta da Roberto Salvi si è rivolta a uno studio attuariale (quello del presidente dell’Ordine nazionale degli attuari) per avviare un’analisi tecnica-statistica. Ai vertici del Fondo sono state chieste specifiche informazioni e documentazione. «È una iniziativa che va nell’interesse della categoria» dice Salvi.
Sul tema del Fondo pensione agenti cominciano a scaldarsi e a intervenire fattivamente anche i gruppi aziendali agenti, visto che le posizioni di Sna da una parte e Anapa e Unapass dall’altra restano distanti.
È il caso del Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat), che ha rotto gli indugi. Il suo presidente, Roberto Salvi (nella foto), si è rivolto allo studio Crenca & Associati, di cui è titolare Giampaolo Crenca, presidente dell’Ordine nazionale degli attuari, allo scopo di avviare uno studio tecnico, statistico e attuariale sul Fondo pensione agenti, al di là di un mero discorso economico.
«Lo scorso lunedì ho inviato una raccomandata al Fondo pensione agenti e in particolare al suo presidente Francesco Pavanello, con la quale ho chiesto la documentazione e le informazioni necessarie per avviare l’attività di consulenza tecnico statistico attuariale volta a chiarire la reale sostenibilità del Fondo stabilendo con precisione l’entità del disavanzo, dato che all’ultimo Comitato Gaa di qualche giorno fa ci è stato comunicato che ancora a oggi non è definita con esattezza la cifra in questione» riferisce Salvi a tuttointermediari.it.
«Mi sembra che tutte le analisi svolte fino a oggi si concentrino nel migliore dei casi sull’aspetto economico e nulla è stato fatto per analizzare il discorso sotto l’aspetto prettamente tecnico e attuariale che invece, a mio parere, rappresenta l’approccio tecnicamente corretto. Non si comprende pertanto come più di qualcuno, senza avere i dati necessari e quindi sulla base di un metodo deficitario, proponga rimedi senza aver prima accertato la malattia. La nostra è una iniziativa che va nell’interesse della categoria che, visto le notizie circolate in merito al disavanzo prospettico, ha interesse e anche il diritto a conoscere con esattezza le questioni», dice il presidente del Gaat. «Attendiamo fiduciosi i documenti da parte del Fondo per avere chiara la situazione e quindi valutare il da farsi», ha concluso Salvi.
Fabio Sgroi
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