giovedì 25 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

DEMOZZI: «IL PROGETTO ALLIANZ 51? LA NOSTRA OPPOSIZIONE ALL’INIZIATIVA E’ TUTT’ALTRO CHE CONCLUSA»

Il presidente del Sindacato nazionale agenti è tornato recentemente a parlare del modello agenziale (ad adesione) varato da Allianz Italia, che a suo dire metterebbe a repentaglio «l’indipendenza, l’obiettività e l’imparzialità dell’intermediazione assicurativa».

 

«Il progetto Allianz 51? Dobbiamo fare in modo che Sna non sia, anche questa volta, l’unica voce fuori dal coro. L’unica opposizione all’ingordigia delle imprese. Questo capitolo, per noi di Sna, è tutt’altro che concluso… anzi, è appena cominciato». Il Sindacato nazionale agenti non molla la presa e continua a manifestare contrarietà in merito al progetto varato da Allianz Italia.

Anche nel corso dell’ultimo comitato centrale, Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, ha voluto rimarcare l’iniziativa della compagnia tedesca. «Il progetto Allianz 51 non è una operazione finanziaria», ha puntualizzato Demozzi. «Non è una prova o un esperimento. È molto di più. E le rappresentanze degli agenti professionisti (“in gestione libera”) non possono stare a guardare, non possono tollerare questa ingerenza che mette a repentaglio l’indipendenza, l’obiettività e l’imparzialità dell’intermediazione assicurativa».

Nelle agenzie che hanno aderito al progetto, ha ricordato ancora il presidente dello Sna, «la compagnia detiene il controllo, la maggioranza del capitale sociale, riducendo gli agenti a mere figure di vendita, o di gestione. L’agente, in una simile realtà societaria, non è più l’imprenditore, il professionista a capo della propria azienda – agenzia, ma accetta di relegare il proprio ruolo a quello di agente – gestionale, di agente – venditore, socio minoritario dell’impresa e, come tale, soggetto, anche formalmente, alle decisioni e alle direttive del socio di maggioranza, la compagnia».

Poi ha lanciato alcuni interrogativi. «Queste agenzie, difficilmente si iscriveranno al Sindacato nazionale agenti, al gruppo aziendale agenti; quale Ccnl applicheranno? Potranno mai essere plurimandatarie? Si opporranno mai alla distribuzione di prodotti scadenti o poco adeguati alle reali esigenze dei clienti? Si opporranno mai a una riduzione provvigionale, oppure alla riforma in pejus di interi segmenti di portafoglio? Queste agenzie, giungeranno mai alla cessazione del mandato e quindi a incassare le previste indennità Ana? E in questo caso, l’impresa, almeno in parte, liquiderà sé stessa?».

Fabio Sgroi

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