Gli interrogativi del presidente Sna: «Le società agenziali a maggioranza Allianz potranno iscriversi al gruppo agenti? E al sindacato? Non ci sarebbe un conflitto di interessi?». E annuncia: «La nostra opposizione a questa iniziativa sarà ferma e convinta».

«Se il Progetto 51 di Allianz si prefigge lo scopo di “spaccare” la categoria, tra agenti partner, cioè monomandatari integrati e ultra parasubordinati alla compagnia, e agenti distributor, cioè plurimandatari, liberi, indipendenti (iniziativa che peraltro in Allianz è miseramente fallita alcuni anni orsono) troverà nel Sindacato nazionale agenti una ferma e convinta opposizione». Lo ha affermato Claudio Demozzi, presidente dello Sna, che ha ricordato come «da sempre» il sindacato si batta per avere «una figura unica dell’agente-imprenditore» e contro «ogni disparità di trattamento e divisione in classi della categoria».
Demozzi, nel corso di un recente evento on line organizzato dal sindacato proprio su questo progetto della compagnia tedesca, ha sottolineato come «anche questa volta saremo dalla parte degli agenti contro ogni tentativo di ingerenza nella gestione delle nostre agenzie».
Insomma, il numero uno dello Sna non ha dubbi: «In questo progetto cediamo il controllo dell’agenzia alla compagnia, cediamo la nostra libertà imprenditoriale». Ha poi posto degli interrogativi: «Il socio di maggioranza approverà mai l’assunzione di altri mandati agenziali in capo alla società? Autorizzerà mai la collaborazione orizzontale con broker specializzati che non appartengano alla compagnia o che addirittura operino in concorrenza con essa? Le società agenziali a maggioranza Allianz potranno iscriversi al gruppo agenti? E al sindacato? Non ci sarebbe un conflitto di interessi? E di fronte a una eventuale vertenza giudiziaria tra l’agente socio di minoranza e la compagnia in caso di revoca o di riduzione del portafoglio o di mancata liquidazione dell’indennità Ana, come ci si dovrebbe comportare?».
Demozzi ha invitato tutti gli agenti, non solo quelli di Allianz, a tenere gli occhi aperti «perché con questo progetto è l’intera categoria agenziale a essere in pericolo…».
Fabio Sgroi
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