Una indagine condotta da Innovation Team ha provato a fare luce anche su questo aspetto. Ed ecco che cosa è emerso…
Il rapporto fra gli agenti e i propri collaboratori? Mediamente è molto positivo, anche se la maggioranza degli agenti concorda su due aspetti importanti, non privi di alcuni risvolti problematici: l’indispensabilità di tenere sotto controllo l’attività, le visite e i risultati dei propri collaboratori, e il fatto di considerare la competitività tariffaria sull’auto un elemento indispensabile per poterli fidelizzare e legare alla propria agenzia. È quanto evidenziato dall’indagine condotta da Innovation Team, società di consulenza e di ricerca, dal titolo Il cambiamento dell’intermediazione assicurativa e il punto di vista degli agenti, effettuata da giugno a ottobre dell’anno scorso con la collaborazione dei Gruppi aziendali agenti.
In precedenza, tuttointermediari.it aveva analizzato i dati emersi nella stessa ricerca e relativi al plurimandato e alle collaborazioni fra intermediari, alla redditività delle agenzie, al reclutamento di agenti da parte delle compagnie.
Il rapporto con i subagenti tiene conto sia di indici su cui gli agenti si trovano d’accordo, sia in disaccordo. In particolare, fra gli aspetti su cui la maggior parte degli agenti si trova concorde ci sono la «massima fiducia e trasparenza» con i propri collaboratori commerciali, seguito dal «forte senso di appartenenza». Agenti d’accordo anche sul fatto che sia «indispensabile monitorare continuamente visite e risultati dei collaboratori commerciali», che questi ultimi siano un «supporto indispensabile per la gestione degli attuali clienti e per lo sviluppo del business» e che senza una tariffa auto «competitiva» sia «impossibile fidelizzarli».
Fra gli indici di disaccordo, l’indagine fa riferimento a quattro voci: i collaboratori commerciali si occupano «essenzialmente di gestione del portafoglio auto»; la compagnia supporta «attivamente» l’agente «per la ricerca e la gestione dei collaboratori»; gli agenti si avvalgono di collaboratori «specializzati in alcune aree di offerta»; i collaboratori «rappresentano soprattutto una minaccia».
Fabio Sgroi
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