Il numero uno del Gruppo Unipol commenta i risultati preconsuntivi relativi all’esercizio appena chiuso e aggiorna su alcuni punti “caldi”: la vendita di numerosi immobili, l’evoluzione di Unipol Banca, la bancassicurazione.
«Il 2016 è stato il primo anno di piano industriale ed è perfettamente in linea con quanto avevamo programmato, anzi un pochino meglio. Siamo soddisfatti». È quello che aveva detto Carlo Cimbri (nella foto), amministratore delegato, group ceo e direttore generale del Gruppo Unipol e presidente di UnipolSai Assicurazioni spa, qualche giorno fa a Radiocor Plus.
Ora il gruppo bolognese ha reso ufficiali i risultati preconsuntivi consolidati relativi all’esercizio 2016 sia per quanto concerne Unipol Gruppo Finanziario, sia per UnipolSai Assicurazioni. Il numero uno di via Stalingrado, a margine della presentazione dei numeri ha analizzato alcuni aspetti su cui è impegnato il gruppo.
A proposito del settore Rc auto, Cimbri ha sottolineato che «in presenza di andamenti fortemente competitivi ci siamo attrezzati per rispettare gli obiettivi del piano strategico perseguendo una politica di riservazione prudente e accorta».
In primo piano anche il settore immobiliare e in particolare la vendita di oltre 100 milioni di euro di immobili, operazione, questa, in via di definizione: «Stiamo definendo gli ultimi dettagli della cessione, che si verificherà nel 2017 e che fa parte della strategia di razionalizzazione, anche qualitativa, del nostro patrimonio. Dismetteremo centinaia di unità abitative». Sulle sinergie banca – immobiliare, Cimbri ha evidenziato come il gruppo Unipol disponga «di una expertise immobiliare che i gruppi bancari tradizionali non hanno. Una expertise che utilizziamo per recuperare beni e valorizzarli successivamente. Stiamo mettendo a punto una società che possa comprare immobili controllata dalla banca».
Proprio la banca era e continua a essere un tema di attualità. Quali evoluzioni per Unipol Banca? «Non è escluso che potremmo provvedere anche a uno scorporo societario, creando una banca in bonis e una bad bank, sempre sotto il controllo di Unipol Gruppo Finanziario e renderla pronta per eventuali aggregazioni», ha precisato Cimbri. E sulla bancassicurazione: «Valutiamo i rapporti in essere con Banco Bpm e stiamo discutendo con Bper e Banca popolare di Sondrio per proseguire gli accordi».
Fabio Sgroi
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