Resi noti i risultati preconsuntivi consolidati del 2016. La raccolta premi danni quasi stabile rispetto all’esercizio precedente, diminuisce quella relativa al vita (-18,6%). Peggiora il combined ratio.
Arrivano i risultati preconsuntivi consolidati relativi all’esercizio 2016 di Unipol Gruppo Finanziario. Nel dettaglio, l’utile netto consolidato è stato pari a 535 milioni di euro, in diminuzione (-7,6%) rispetto ai 579 milioni dell’esercizio precedente che, spiega un nota, «scontavano gli effetti positivi e straordinari derivanti dal realizzo di consistenti plusvalenze conseguente a un riposizionamento dell’asset allocation del portafoglio titoli».
Il risultato consolidato ante imposte del comparto assicurativo è stato pari a 850 milioni di euro (-32% rispetto ai 1.250 milioni del 2015). A questo risultato hanno contribuito il settore danni per 471 milioni di euro (907 milioni nel 2015) e il settore vita per 379 milioni di euro (343 milioni nel 2015). La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 14,8 miliardi di euro (-10,1% rispetto ai 16,4 miliardi del 2015).
SETTORE DANNI – La raccolta diretta del gruppo Unipol si è attestata a 7,81 miliardi di euro (-0,9% rispetto ai 7,88 miliardi del 2015) di cui 7,22 miliardi di euro relativi al Gruppo UnipolSai (-1,6% rispetto ai 7,33 miliardi del 2015). Tra le altre compagnie controllate, UniSalute ha raccolto premi per 337 milioni di euro (+12% sul 31 dicembre 2015), Arca Assicurazioni per 104 milioni di euro (103 milioni nel 2015) e Linear per 150 milioni di euro (rispetto ai 145 milioni del precedente esercizio, +3,3%).
La raccolta dei premi auto si è attestata a 4,25 miliardi di euro (-3,9% rispetto ai 4,42 milioni del 2015) con un incremento del portafoglio pari a circa 125.000 polizze rispetto a quello in essere al 31 dicembre 2015. Il gruppo Unipol conferma la leadership europea nel settore delle black box installate nelle autovetture, passate dai 2,5 milioni del 2015 ai 3,1 milioni del 2016.
Il comparto non auto ha registrato una raccolta pari a 3,56 miliardi di euro (+2,8% rispetto ai 3,46 milioni del 2015). Dal punto di vista della redditività tecnica, il gruppo Unipol ha registrato al 31 dicembre 2016 un combined ratio (somma tra loss ratio ed expense ratio) del 95,6% (95% lavoro diretto), rispetto al 93,9% dello stesso periodo del 2015. Il loss ratio (rapporto tra sinistri e premi danni) si è attestato a 68,1% (66,6% al 31 dicembre 2015). L’expense ratio (rapporto tra spese di gestione e premi danni calcolato sui premi di competenza) è stato pari al 27,5% (27,3% dello stesso periodo 2015). Il risultato ante imposte del settore danni, che tiene anche conto di 81 milioni di euro per svalutazioni di immobili, è stato positivo per 471 milioni di euro (907 milioni nel 2015).
SETTORE VITA – In questo comparto è in corso un rallentamento della produzione, già registrato nel secondo e nel terzo trimestre 2016, riferibile prevalentemente al canale della bancassicurazione, e che il gruppo Unipol spiega con «la politica commerciale adottata, volta a contenere la produzione di polizze tradizionali». Al 31 dicembre 2016 la raccolta diretta complessiva è stata pari a quasi 7 miliardi di euro (-18,6% rispetto agli 8,59 miliardi del 2015). L’offerta commerciale si è orientata verso prodotti di ramo III o multiramo.
La raccolta diretta di UnipolSai è stata pari a 3,04 miliardi di euro (-11,6% rispetto ai 3,44 miliardi del 2015); nell’ambito delle società di bancassicurazione, il gruppo Arca Vita ha realizzato una raccolta diretta per 1,72 miliardi di euro (-11,6% rispetto a 1,94 miliardi del 2015), mentre il Gruppo Popolare Vita, con premi pari a 2,13 miliardi di euro, ha registrato un calo del 30% (3,04 miliardi del 2015). Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 379 milioni di euro (343 milioni nel 2015).
SETTORE BANCARIO – Il risultato economico lordo del settore è stato positivo per 7 milioni di euro (6 milioni nel 2015, +10,8%). La raccolta diretta si è attestata a 10,5 miliardi di euro (+5,2% rispetto al dato di fine 2015). Gli impieghi verso la clientela sono ammontati a 8,58 miliardi di euro (-2,1% rispetto al dato di fine 2015). Nel corso dell’esercizio si è registrata una riduzione del 4% dei crediti deteriorati lordi (158 milioni di euro) grazie anche all’attività svolta dalla divisione special credit. A livello di gruppo bancario Unipol il Cet 1 (indicatore di solidità patrimoniale bancaria Basilea 3) è pari al 16,1%.
SETTORE IMMOBILIARE, HOLDING E ALTRE ATTIVITA’ – L’operatività del settore, che comprende i risultati delle società operanti esclusivamente nel business immobiliare (e quindi non comprende le poste relative agli immobili allocati al settore danni), «nonostante la ancora difficile situazione del mercato, riflette l’importante opera di recupero e valorizzazione degli asset in portafoglio, in particolare nella città di Milano». Il risultato ante imposte del settore è stato negativo per 22 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -95 milioni del 2015.
Nel settore holding e altre attività è proseguita l’attività di sviluppo commerciale delle società diversificate, nonché le azioni di contenimento dei costi della capogruppo, secondo le strategie delineate nel piano industriale. Il 29 dicembre scorso è stata perfezionata l’acquisizione dell’attività di gestione alberghiera e degli immobili di Una spa, che ha dato vita a un nuovo attore nazionale nel settore alberghiero italiano, con 43 strutture, 5.500 camere e un fatturato pro-forma di circa 120 milioni di euro. L’operazione, sottolinea il gruppo Unipol, «produrrà i suoi effetti economici a partire dall’esercizio 2017». Il risultato ante imposte del settore, che comprende anche le attività alberghiere, turistiche, agricole e sanitarie, è stato negativo per 128 milioni di euro (-203 milioni di euro nel 2015).
GESTIONE FINANZIARIA – La redditività del portafoglio degli investimenti finanziari ha segnato un rendimento pari al 3,5% degli asset investiti, di cui il 3,4% relativo alla componente di cedole e dividendi. Questo rendimento sconta la svalutazione dell’investimento effettuato nel fondo Atlante 1 per un importo di 19,5 milioni di euro, pari al 24% dell’investimento stesso. È proseguita inoltre nel corso del 2016 la politica di riduzione graduale dell’incidenza dei titoli governativi domestici nell’ambito di una progressiva diversificazione verso un incremento selettivo dei titoli corporate e altre attività finanziarie.
SITUAZIONE PATRIMONIALE – Il patrimonio netto consolidato ammonta, al 31 dicembre 2016, a 8.134 milioni di euro (8.445 milioni al 31 dicembre 2015) di cui 5.649 milioni di pertinenza del gruppo. La riserva Afs (riserve su attività classificate nella categoria “disponibili per la vendita”) complessiva è pari a 814 milioni di euro (in calo rispetto ai 982 milioni al 31 dicembre 2015 principalmente in seguito alla variazione di valore dei titoli obbligazionari).
Il margine di solvibilità del gruppo, calcolato secondo la normativa Solvency II, è pari al 140% del capitale richiesto, rispetto al valore di 150% di fine 2015 per gli effetti prevalentemente derivanti dalla maggior riduzione della curva di sconto delle passività rispetto a quella del mercato obbligazionario. Il Solvency Ratio consolidato del Gruppo Unipol al 31 dicembre 2016 basato sul Capitale Economico è pari a 159%.
DIVIDENDI – Il gruppo Unipol ha comunicato che le risultanze contabili individuali, ancora preliminari, espongono un utile stimato di esercizio al 31 dicembre 2016 di 160 milioni di euro. Tenuto conto di ciò è stato deciso di distribuire un dividendo per l’esercizio 2016 pari a 0,18 euro per ogni azione ordinaria, con un pay-out di circa l’80%.
L’approvazione del progetto di bilancio civilistico e del bilancio consolidato di Unipol Gruppo Finanziario al 31 dicembre 2016, nonché della proposta di destinazione del risultato di esercizio da sottoporre all’attenzione dell’assemblea dei soci, è prevista per il prossimo 23 marzo. In considerazione del fatto che l’assemblea dei soci di approvazione del bilancio dell’esercizio 2016 è prevista per il 28 aprile 2017, lo stacco dell’eventuale dividendo a valere sui risultati di questo esercizio è previsto per il mese di maggio. (fs)
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