lunedì 08 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

BERTA: «ALLA MANDANTE DICO: COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS»

Il presidente del neonato Gruppo Agenti Arag Italia svela gli obiettivi della nuova rappresentanza agenziale. Che riguardano…

Riccardo Berta bassaÈ alla sua prima esperienza nell’ambito di un gruppo aziendale agenti. Un momento storico per Riccardo Berta (nella foto a lato), 46 anni fra un mese, il primo presidente del neo costituito Gruppo Agenti Arag Italia. Resterà in carica per il prossimo triennio. Berta, agente di assicurazione a Torino, lavora oltre che per Arag anche per UnipolSai (è agente storico della vecchia Meie Aurora) e Filo Diretto. In questa intervista concessa a tuttointermediari.it parla dei programmi della nuova rappresentanza agenziale e di come intende rapportarsi con la mandante.

Domanda. Con quale spirito ha accettato questo nuovo incarico?

Risposta. Con una grande voglia di fare che è cresciuta con l’avvicinarsi del congresso di costituzione del nuovo gruppo (che si è tenuto lo scorso 27 settembre, ndr). Una voglia di fare che ho notato anche fra gli iscritti: durante l’incontro di Riccione non c’è stato un intervento fuori luogo. Tutti i partecipanti (poco meno di 60 agenti, in rappresentanza di quasi 40 agenzie, ndr) hanno dato un apporto valido e costruttivo al dibattito.

D. Avete detto addio all’associazione TriplaA e costituito un gruppo agenti vero e proprio. Come mai questa scelta?

R. È una iniziativa che nasce dall’esigenza di essere maggiormente rappresentativi. TriplaA era un’associazione onlus, con la compartecipazione della mandante, alla quale aderivano solo quegli agenti Arag a cui faceva comodo utilizzare le convenzioni sottoscritte appunto dall’associazione. Non c’era, pertanto, grande interesse. Oggi le cose sono cambiate e lo spirito è diverso. Il mondo assicurativo evolve sempre di più e dunque alcuni aspetti, come per esempio il tema previdenziale, vanno trattati in modo differente. Il nuovo gruppo ha voglia di fare e di mettersi in gioco. Se saremo bravi e capaci di portare a casa risultati concreti sicuramente cresceremo anche come numero di aderenti.

D. Oggi quanti agenti si sono iscritti al Gruppo Agenti Arag Italia?

R. Il nostro statuto prevede l’adesione di agenzie: a oggi sono una settantina, per un totale di circa 90 agenti.

D. Perché un agente con mandato Arag dovrebbe iscriversi al Gruppo?

R. Il confronto con la compagnia attraverso l’Associazione TriplaA è stato, negli ultimi 7 anni, più che altro tecnico. Null’altro. Non abbiamo mai avuto la possibilità di mettere in piedi altri tipi di discorsi. Oggi c’è la voglia di fare qualcosa di nuovo e anche di far crescere uno spirito “corporativo” e di appartenenza. Nelle intenzioni del nuovo Gruppo Agenti Arag Italia non c’è solo la volontà di portare avanti tematiche lavorative, ma c’è anche la disponibilità ad ascoltare le richieste che arrivano dagli agenti e la condivisione dei progetti.

D. Quali punti intendete affrontare con la mandante?

R. Al primo posto c’è sicuramente quello indicato come priorità dall’assemblea nella relazione finale e cioè la costituzione della cassa di previdenza. Apriremo, inoltre, i tavoli di lavoro che vedranno coinvolte le commissioni. Quella tecnica dovrà portare avanti il discorso innovazione per esempio dal punto di vista dei prodotti, mentre quella gestionale-sinistri si occuperà delle attuali procedure liquidative, che oggi si presentano complicate e laboriose, con l’obiettivo di cercare soluzioni per renderle più snelle semplificando la vita a tutti. Ci sarà lavoro anche per le commissioni informatica e formazione. Quest’ultima, in particolare, dovrà definire i contenuti da sviluppare nel 2015, che oltre a trattare gli aspetti puramente tecnici e giuridici sulle nuove normative di settore, dovranno essere mirati anche a cercare di creare una nuova modalità per fare business.

D. Mi si può fare business con la tutela legale?

R. Innanzitutto bisogna capire come vendere tutela legale in modo professionale e per rispondere a questa domanda occorre fare cultura. In Arag ci sono agenzie che hanno portafogli importanti e riescono a portare a casa risultati soddisfacenti. Partiamo da qui: cerchiamo di capire come hanno fatto queste realtà e quale modello di business hanno messo in piedi. Proviamo a creare un modello di business efficace e proviamo a farlo insieme, compagnia e agenti. Un modello che porti l’agenzia al centro del mercato assicurativo italiano.

D. Come è, oggi, la relazione con la mandante? Quale messaggio si sente di dare in questa fase?

R. Negli ultimi 7 anni, compagnia e agenti hanno lavorato insieme. La nostra volontà è quella di continuare su questa strada. Alla mandante dico: noi agenti ci siamo e siamo pronti ad accogliere le sfide. Insieme alla compagnia, e non contro.

Fabio Sgroi

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