mercoledì 10 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ASSICURAZIONI: KONSUMER LAVORA A UN MANIFESTO PROGRAMMATICO

Il Comitato per le riforme assicurative, nato da una iniziativa dell’associazione dei consumatori, si è presentato ieri a Roma. E annuncia novità, puntando sul «dialogo, il confronto e la convergenza degli obiettivi in un’ottica di sostenibilità».
  

Convegno Konsumer 31 marzo 2016Un testo, un manifesto programmatico che spinga per arrivare a una riforma vera del settore assicurativo. È il primo passo del Comitato per le riforme assicurative, che ha annunciato di voler lavorare in questa direzione. Ieri, a Roma, si è tenuto un convegno (foto a lato) nell’ambito del quale il Comitato, promosso da Konsumer Italia, si è di fatto presentato.

«Se tutti noi oggi riconosciamo che il settore assicurativo ha dei punti di default così critici è perché probabilmente le leggi che regolano questo mondo, magari in fase di proposta partite in maniera positiva, sono state successivamente modificate da attività di lobby per tutelare interessi diversi, ma non hanno fatto gli interessi dei cittadini», ha affermato Fabrizio Premuti (foto sotto), presidente di Konsumer. «Dobbiamo agire in maniera che non ci siano più utili speculativi per le compagnie, ma nemmeno risarcimenti speculativi a loro carico. Dobbiamo tornare a pensare al sistema assicurativo come a un sistema virtuoso in cui mutualità è una parola che determina la solidarietà tra diversi, mettendo chiunque in condizione di adempiere agli obblighi che assume». Il Comitato, spiega una nota, promuove «un nuovo modo di fare consumerismo, che non sia limitato alle pur importanti azioni legali, ma che cerchi il dialogo, il confronto, la convergenza degli obiettivi in un’ottica di sostenibilità».

Ieri, nel corso di una tavola rotonda, sono stati affrontati diversi aspetti. «Oggi, come mai prima, è il momento di parlare di assicurazioni a livello consumeristico perché mai come oggi il consumatore è posto al centro della scena a livello legislativo e normativo», ha affermato Maurizio Hazan, giurista specializzato nel risarcimento danno e responsabilità. «Oggi che la crisi delle risorse comporta un arretramento dello Stato rispetto al welfare, il sistema assicurativo è socialmente fondamentale, ma deve rinunciare alle logiche antiche che ha seguito finora, adeguandosi a un mondo che sta rapidamente evolvendo e basando le proprie strategie su principi ‘consumer-centrici’ di tutela di prodotto e di processo».

Giampaolo Petri, responsabile del settore assicurativo Konsumer e in precedenza funzionario Isvap presso il servizio tutela utenti, rammentando che «le peggiori prepotenze nella storia sono state attuate tramite le leggi», ha individuato proprio nel confronto sulle «distonie legislative» e sulle aree in cui le norme sono invece «carenti» la via da percorrere per il raggiungimento dei risultati a beneficio di tutti gli attori: «Fondamentale è anche lavorare sulla consapevolezza dei cittadini sui propri bisogni assicurativi, facendo cultura, educando alla gestione del rischio», ha detto.

Roberto Castelli, ministro della Giustizia dal 2001 al 2006, ha sottolineato «il vantaggio» per la collettività di una sempre maggiore diffusione dei dispositivi tecnologici sulle autovetture: «L’installazione delle black box non ha ancora raggiunto i livelli attesi, anche per timori dei cittadini legati alla tutela della propria privacy. Ma gli strumenti attualmente a disposizione garantiscono la difesa dei dati raccolti dalle scatole nere». Castelli ha ribadito l’importanza della portabilità dei dispositivi.

PremutiUmberto Guidoni, responsabile del servizio auto dell’Ania, ha rimarcato la funzione delle assicurazioni quale «importante» forma di protezione e «l’inutilità» di un rapporto conflittuale tra compagnie e consumatori: «Le imprese non hanno alcun interesse ad andar contro gli assicurati. Lo Stato deve predisporre regole quadro per tutelare i soggetti deboli, ma la concorrenza è compito del mercato», ha osservato.

Vittorio Verdone, direttore affari istituzionali presso UnipolGruppo Finanziario, ha ribadito il peso che la mole di continui interventi legislativi impone sulle compagnie e ha evidenziato l’importanza della componente servizio nei prodotti assicurativi. «Il benessere del consumatore non può essere ridotto a un mero contenimento dei prezzi».

Secondo Luigi Viganotti, presidente di Acb Broker, non si può parlare di «riforme del settore assicurativo se la politica delle compagnie è quella della disintermediazione, a favore di una “intermediazione informatica”. Manca la cultura di base sulle assicurazioni, che non può essere ridotta alla Rc auto, e questa cultura può essere trasmessa solo dagli intermediari».

Infine Piergiorgio Pistone, agente UnipolSai, ha sollevato la questione «dell’utilità del questionario di adeguatezza, così come oggi proposto, e ha sottolineato l’importanza di una vera semplificazione e del potenziale sociale nel settore assicurativo». (fs)

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