L’associazione degli agenti ha scritto direttamente al presidente dell’istituto di vigilanza, Salvatore Rossi, convinta che questa misura sia «un atto dovuto».
Sospendere ed esonerare dal contributo di vigilanza gli intermediari, le società e persone fisiche, residenti e operanti nelle zone e aree colpite dal terremoto. È la richiesta che Anapa Rete ImpresAgenzia ha rivolto all’Ivass, in questo momento difficile dopo il sisma che la settimana scorsa ha coinvolto alcuni comuni del centro Italia. L’associazione guidata da Vincenzo Cirasola considera l’iniziativa come «un atto dovuto a favore degli agenti e intermediari che operano in quelle zone».
«La solidarietà si può esprimere in molti modi. Noi abbiamo già lasciato liberi i gruppi agenti aderenti alla nostra associazione di organizzarsi come meglio credono e invitato i nostri associati a fare delle donazioni a favore di organizzazioni che sono impegnate nel sostegno alle persone bisognose», ha affermato Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa Rete ImpresAgenzia. «Ma come principale associazione che tutela gli agenti non possiamo non compiere tutti gli atti a favore e sostegno degli agenti coinvolti in questo dramma. Per questo riteniamo la lettera di richiesta a Ivass un nostro dovere e mi auguro che l’authority acconsenta».
Per l’anno 2016, il contributo di vigilanza dovuto all’Ivass dagli intermediari di assicurazione e riassicurazione iscritti alla sezione A e B del Rui è pari a 47 euro per le persone fisiche e a 264 euro per le persone giuridiche. Come ha comunicato l’Ivass a metà agosto, attualmente «il pagamento relativo all’annualità corrente è sospeso fino all’emanazione del Provvedimento Ivass che ne fissa le modalità e i termini di riscossione».
Fabio Sgroi
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