giovedì 11 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

COMPAGNIE: NEL 2022 RECLAMI IN CRESCITA DEL 4,3% DOPO DUE ANNI DI SOSTANZIALE STABILITA’

Mentre le imprese italiane hanno registrato numeri in linea con il 2021, quelle estere hanno subìto un incremento complessivo del 26,04% per problematiche connesse alla gestione dei sinistri Rc auto.

 

Nel 2022 le imprese di assicurazione operanti in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea operanti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 96.976 reclami, con un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente. È quanto comunicato dall’Ivass.

La suddivisione, per comparto, è stata questa: 41.427 reclami (42,7% del totale) hanno riguardato il ramo Rc auto, 38.633 (39,8% del totale) i rami danni diversi dalla Rc auto e 16.916 (17,5% del totale) i rami vita.

L’incremento del numero dei reclami è dovuto soprattutto al comparto Rc auto (+9,21% complessivamente; +58,87% solo le imprese estere). In particolare, il numero dei reclami ricevuti dalle compagnie italiane è rimasto stabile rispetto al 2021 (78.120, +0,13%), mentre è cresciuto quello dei reclami verso le imprese estere (18.856, +26,04%), come si evince dalla tabella sotto.

Per le compagnie italiane l’incidenza dei reclami fra i vari comparti è rimasta invariata rispetto al 2021 (Rc auto 41%, Altri rami danni 41%, rami vita 18%). I dati relativi alle imprese estere sono risultati, invece, caratterizzati da una crescita di 10 punti percentuali nel peso del settore Rc auto, passato dal 39% al 49%; si è ridotta, nel contempo, l’incidenza del comparto vita (dal 23% al 17%) e degli altri rami danni (dal 38% a 34%).

Per quanto riguarda l’esito dei reclami, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente il 95,1% dei reclami trattabili; il restante 4,9% risultava in fase istruttoria a fine 2022. Dei reclami evasi è stato accolto il 31,9% del totale (30,9% nel 2021), il 58,1% è stato respinto (59,1% nel 2021), il residuo 10% è stato chiuso per transazione (stessa percentuale del 2021).

Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese è stato di 22 giorni e continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto da Regolamento del 2008.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA