Secondo i dati dell’Ivass, l’incremento complessivo è stato del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel computo generale, ancora una volta sono risultati decisivi i trend delle imprese estere.
Nel primo semestre 2022 le imprese di assicurazione che operano in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea presenti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 50.491 reclami, con un incremento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente pari al 5,3%. È quanto comunicato dall’Ivass.
La ripartizione, per comparto, è stata questa: 21.121 reclami hanno riguardato il ramo Rc auto, 19.948 i rami danni diversi dalla Rc auto e 9.422 i rami vita. In particolare, il numero dei reclami ricevuti dalle imprese italiane è diminuito (40.552, -1,1%), mentre è cresciuto quello dei reclami ricevuti dalle imprese estere (9.939, +42,3%), come si evince dalla tabella sopra.
Per le compagnie italiane, l’incidenza dei reclami fra i vari comparti è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al primo semestre 2021 (Rc auto 40,1%, Altri rami danni 41%, Rami vita 18,9%). Di segno opposto l’andamento per le imprese estere, per le quali è cresciuto il peso dei reclami nei comparti Rc auto (dal 33,7% al 49%), mentre si è ridotto quello dei reclami relativi al vita (dal 25,1% al 18%) e agli altri rami danni (dal 41,2% al 33%).
Le imprese hanno evaso complessivamente l’89,4% dei reclami trattabili. Di questi, il 32,3% è stato accolto totalmente, mentre il 9,8% si è concluso con una transazione. I reclami respinti sono stati pari al 57,9%. Il restante 10,6% dei reclami trattabili risultava in fase istruttoria alla fine del semestre. Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto da Regolamento del 2008.
Fabio Sgroi
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