mercoledì 05 Novembre 2025

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EFFETTI DELLA DELIBERA ANTITRUST: SNA E ANAPA VIAGGIANO SU BINARI DIVERSI

Le due rappresentanze sindacali degli agenti hanno idee diametralmente opposte sugli effetti dell’indagine Antitrust sulle reti agenziali. E ogni occasione è buona per ricordarlo…

 

Qualche giorno fa avevano firmato congiuntamente (in verità insieme con altre associazioni di categoria) un documento con alcune osservazioni comuni sulla bozza di decreto istitutivo del nuovo organismo di vigilanza del settore (ORIA). Sna e Anapa dalla stessa parte. Non era fantascienza, era realtà.

Un qualcosa di raro, di molto raro. Perché appena poche ore dopo le due organizzazioni sindacali ritornano sulle rispettive posizioni su argomenti caldissimi come è l’indagine Antitrust, che come è a tutti noto si è conclusa qualche settimana fa. E sugli effetti che quest’ultima avrà sulle reti agenziali.

DEMOZZI Claudio 11Lo Sna, in una nota diffusa stamattina, ha ancora una volta sottolineato il grande risultato raggiunto, rimarcando i contenuti delle circolari che, secondo quanto sottolinea il Sindacato nazionale agenti, gli agenti di assicurazione italiani stanno ricevendo in questi giorni. «Rinuncia all’esercizio del diritto di subentro della compagnia nei contratti trilateri, di annullamento delle clausole di esclusiva, di rinuncia al subentro nelle utenze dell’agenzia, di libertà di utilizzo dei sistemi informatici da parte degli agenti, di riconoscimento dell’unicità del conto separato o della previsione di accenderne uno intestato all’impresa e con oneri interamente a suo carico e altro ancora».

Contenuti che lo Sna definisce «davvero inconsueti» e che riguardano «le comunicazioni con le quali le imprese coinvolte nell’istruttoria dell’Antitrust informano i propri agenti di avere assunto impegni vincolanti e permanenti a rimuovere dai propri capitolati contrattuali ogni clausola che sia di ostacolo all’esercizio del plurimandato o che configuri profili anti-concorrenziali ai sensi dell’art. 14 della Legge 287/90».

«Il pronunciamento dell’Antitrust», sottolinea Claudio Demozzi (sopra), presidente dello Sna, in una lettera inviata nei giorni scorsi a tutti gli agenti italiani, «è un risultato “divenuto patrimonio per l’intera categoria e ogni agente vede riconosciuto il proprio diritto di scegliere, con una libertà in molti casi fino a oggi sconosciuta, le modalità con le quali esercitare la propria attività: il plurimandato, le collaborazioni con altri agenti o con i broker, il mandato singolo, sono scelte finalmente autonome e non influenzabili da pattuizioni o norme contrattuali già concepite allo scopo di limitare una libertà che oggi, invece, è garantita a tutti. Di questa nuova conquista ciascuno saprà certamente fare il miglior uso e il mio auspicio è che tutti siamo uniti nel difenderla».

CIRASOLA Vincenzo 26Per l’Anapa, invece, gli impatti della delibera Antitrust comportano un serio rischio, quello di assistere a «una drammatica riduzione degli agenti, i cui costi di gestione non consentiranno, se non a costo di investimenti per molti impossibili, di poter gestire una pluralità di offerta». Nei giorni scorsi, l’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola (a sinistra) ha diffuso un documento dettagliato sugli effetti della delibera, ripreso da tuttointermediari.it.

Anapa si dice convinta che «non saranno certo la rimozione di una clausola trilatere nel contratto di locazione dei locali agenziali, la cui abolizione è comunque positiva, o la condivisione dell’utilizzo di hardware/software di più compagnie a consentire l’ampliamento dei portafogli e/o l’incremento della redditività agenziale».

E punta l’indice anche sull’atteggiamento che Ania ha assunto nei confronti delle organizzazioni sindacali di categoria in merito alla trattativa sul salvataggio del Fondo Pensione Agenti. Per Anapa, «tutta questa situazione che si sta creando sul mercato è una  conferma dei risvolti negativi che si sono verificati a seguito della denuncia all’Antitrust, un prezzo che gli agenti stanno pagando oggi caramente e che probabilmente non sarà l’unico».

«L’Ania detta le condizioni sul Fondo pensione e gli agenti sono costretti a subire grazie alla denuncia all’Antitrust…», ha scritto Cirasola, ieri, sul suo profilo Twitter.

Fabio Sgroi

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