La decisione è stata assunta dal consiglio di amministrazione dopo che Generali ha promosso un’Opa volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie della compagnia. Ecco le motivazioni.

Il consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni, che si è riunito ieri sotto la presidenza di Davide Croff, preso atto della decisione di Assicurazioni Generali di promuovere una offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Cattolica, ha deliberato «di differire l’attuazione dell’aumento in opzione da 200 milioni di euro a una data successiva alla chiusura dell’offerta».
Secondo quanto specificato dalla stessa Cattolica attraverso una nota, la scelta del Cda di attendere gli esiti dell’offerta «si fonda primariamente sull’esigenza di evitare che l’esecuzione dell’operazione di aumento in pendenza dell’offerta possa causare l’inefficacia di quest’ultima, così privando a priori gli azionisti di Cattolica della possibilità di valutare l’opportunità del disinvestimento alle condizioni proposte da Assicurazioni Generali».
Questa decisione, ha precisato Cattolica, «non pregiudica né condiziona in alcun modo il potere-dovere del consiglio di amministrazione di valutare l’offerta e la congruità del corrispettivo proposto da Assicurazioni Generali, nell’interesse della stessa Cattolica e di tutti i suoi azionisti». (fs)
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