L’assemblea di sabato scorso non ha riservato sorprese. Il 99,9% dei votanti si è espresso favorevolmente. Alberto Minali confermato amministratore delegato.
Via libera al nuovo statuto sociale di Cattolica Assicurazioni. L’attesissima assemblea dei soci di sabato scorso ha infatti approvato le novità che erano state proposte dagli attuali vertici; in sintesi, la conferma del modello cooperativo e apertura ai soci di capitale, un nuovo sistema di governance monistico, riduzione a 17 del numero complessivo degli esponenti.
Via libera, dunque, al nuovo statuto sociale sulla base del testo proposto dal consiglio di amministrazione, con il 99,9% dei soci presenti che ha votato a favore; approvate anche le norme statutarie finali e transitorie. Le modifiche al modello di governance entreranno in vigore dalla data dell’assemblea convocata per il prossimo rinnovo del consiglio di amministrazione, mentre quelle che non riguardano il sistema di governance sono già operative, una volta iscritte nel registro delle imprese previa autorizzazione dell’Ivass.
«Con l’assemblea di oggi (sabato scorso, ndr) abbiamo scritto un nuovo capitolo della storia di Cattolica», ha commentato Paolo Bedoni (nella foto), presidente di Cattolica. «La riforma della governance del Gruppo è stata approvata dalla quasi totalità dell’assemblea, in coerenza con il percorso che abbiamo compiuto in questi anni: abbiamo confermato il modello d’impresa cooperativo, mantenendo l’identità e nello stesso tempo abbiamo aperto ai soci di capitale, consapevoli che senza investitori non ci può essere sviluppo».
In sede ordinaria, l’assemblea, fra le altre cose, ha nominato Alberto Minali membro del consiglio di amministrazione fino al prossimo rinnovo dell’organo. Minali era già stato cooptato nel consiglio l’1 giugno dell’anno scorso. Lo stesso manager ex Generali è stato confermato nel ruolo di amministratore delegato. Il presidente Bedoni non ha nascosto la sua soddisfazione: «Abbiamo posto le basi per creare un nuovo ciclo di crescita di Cattolica, mettendo la squadra manageriale, con la conferma di Alberto Minali, nelle migliori condizioni per raggiungere gli obiettivi del piano industriale».
Fabio Sgroi
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