lunedì 20 Ottobre 2025

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CANALE AGENZIALE IN AFFANNO: IN UN ANNO PERDE 1,3 P.P. NELLA RACCOLTA PREMI DANNI

I dati dell’Ania si riferiscono al secondo trimestre 2017. In salita la quota degli sportelli bancari, in calo la vendita diretta.  

Dopo aver visto il quadro relativo ai premi del portafoglio diretto italiano dei rami danni al secondo trimestre 2017, tuttointermediari.it si sofferma sull’analisi di dettaglio per canale distributivo e ramo, sempre sulla base dei risultati forniti dall’Ania.

Relativamente alle imprese italiane ed extra Unione Europea (imprese nazionali e rappresentanze in Italia di imprese non facenti parte dello Spazio economico europeo e operanti in regime di stabilimento), la principale forma di intermediazione in termini di market share si conferma essere il canale agenziale (76,6%), in diminuzione rispetto a quanto rilevato alla fine del secondo trimestre del 2016 (77,9%).

In particolare, come si può vedere dalla tabella sotto (cliccare sull’immagine per ingrandire) i settori nei quali il canale agenziale risulta mediamente più sviluppato sono i rami Rc veicoli marittimi (93,9%), Rc auto (85,6%), Altri danni ai beni (83,1%) e il ramo Rc generale (82,9%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si riscontrano invece nei rami Corpi veicoli aerei (4,3%), Rc aeromobili (12,8%) e Corpi veicoli marittimi (15%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 95,1%, 86,9% e 84,7%.

Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari all’8,4%. L’intermediazione dei broker è molto rilevante anche nei rami malattia (20,2%), credito (20%), merci trasportate (39,1%) e corpi veicoli ferroviari (42,8%).

L’Ania, al solito, evidenzia come il peso dei broker sia sottostimato, in quanto non considera una quota importante di premi (stimata per il totale danni nel 2016 in 25,8 punti percentuali) che questi intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Assumendo che questa incidenza sia applicabile anche per il secondo trimestre 2017, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 50,8%, mentre quella dei broker salirebbe a 34,2%.

Gli sportelli bancari, con una quota di mercato del 6,5% (5,4% al secondo trimestre 2016), sono in aumento e sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi nei rami credito (31,1%) e perdite pecuniarie (50%). Rivestono tuttavia un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami infortuni (12,6%), malattia (15,1%), tutela legale (9,7%), incendio ed elementi naturali (9,6%) e assistenza (9%).

La vendita diretta, nel suo complesso (direzione, vendita telefonica e internet) a fine giugno 2017 ha registrato un’incidenza dell’8,2% (era 8,5% la quota rilevata alla fine di giugno 2016). Entrando nello specifico, le agenzie in economia hanno pesato per il 3,7% (come nello stesso periodo del 2016), mentre ha registrato un 3,4% il canale internet (come nel 2016); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori on line è risultata pari all’1,4%: in particolare nel settore auto questo valore è stato pari al 2,5%.

Fabio Sgroi

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