I dati diramati dall’Ania mostrano, nel secondo trimestre 2017, una percentuale positiva, anche se lieve (+0,4%), dopo cinque anni consecutivi di calo.
Alla fine del secondo trimestre 2017 i premi totali (imprese di assicurazione operanti in Italia e rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi europei ed extra europei) lordi del portafoglio diretto italiano per quanto riguarda il settore danni sono stati pari a 18,2 miliardi di euro, in lieve aumento (+0,4%) rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Si tratta, ha spiegato l’Ania, della prima variazione tendenziale positiva dopo cinque anni consecutivi di calo. Ancora una volta si è registrata una diminuzione nel settore auto, i cui premi sono calati dell’1,6% e l’aumento negli altri rami danni (premi a +2,2%).
Entrando nel dettaglio (vedi la tabella sopra, cliccare sopra l’immagine per ingrandire), nel comparto auto si è registrata una diminuzione del 3,1% nel ramo Rc auto e veicoli marittimi (7,1 miliardi di euro) e una crescita del 5,9% nel ramo Corpi veicoli terrestri. Si tratta, per il ramo Rc auto, della ventesima variazione tendenziale trimestrale negativa consecutiva. Il trend di diminuzione, iniziato nel 2012, tuttavia è andato progressivamente rallentando nel corso degli ultimi sei trimestri. Il ramo Corpi veicoli terrestri (le garanzie incendio/furto, kasko totale e parziale dei veicoli), invece, con 1,5 miliardi di euro di raccolta premi a fine giugno 2017, è risultato in crescita del 5,9% rispetto all’anno precedente, consolidando ulteriormente la ripresa del comparto avviatasi nel 2015, proseguita poi nel 2016 e nella prima metà del 2017, conseguenza ancora della crescita di nuove immatricolazioni (+8,8% da inizio anno alla fine di giugno 2017).
Per quanto riguarda gli altri rami danni, l’incremento è stato pari al 2,2%. Nel dettaglio, si è registrata una variazione positiva superiore alla media nei rami infortuni (+3,1%), tutela legale (+5,3%), malattia (+6,1%), assistenza (+6,3%), perdite pecuniarie (+18,3%) e corpi veicoli ferroviari (+81,3%). Sono invece risultati in calo i premi del ramo credito (-1,3%), incendio (-1,8%), cauzione (-3,0%), corpi veicoli marittimi (-3,9%), Rc aeromobili (-11,8%) e corpi veicoli aerei (-39,4%).
Per quanto riguarda le rappresentanze di imprese dell’Unione Europea (46 imprese che rappresentano oltre il 95% in termini di premi su un totale di 79 imprese attualmente autorizzate), alla fine dello scorso mese di giugno hanno contabilizzato 2,1 miliardi di premi (-0,5%). Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale dei premi è stato del 12%: in particolare, nel settore auto il peso è stato del 4,9%, mentre negli altri rami danni del 18%. Questa quota è stata superiore al 40% nei rami merci trasportate (42,9%), Rc aeromobili (50,6%) e credito (80%. È stata ridotta e inferiore al 5% nei rami Rc auto (4,2%) e malattia (4,9%).
Il settore auto è risultato in riduzione dello 0,9%; in particolare, il ramo corpi veicoli terrestri ha registrato un aumento superiore a quello registrato dalle imprese nazionali (8,2% contro 5,7%), mentre il ramo Rc auto ha segnato una contrazione più marcata (-4,1% contro -3%). In diminuzione, rispetto al 2016, il volume premi dei restanti rami danni (-0,4%).
Fabio Sgroi
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