lunedì 22 Dicembre 2025

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ALLIANZ ITALIA: NEL 2016 DIMINUISCONO UTILE E RACCOLTA PREMI

Il risultato operativo ha comunque superato per il quinto esercizio consecutivo il miliardo di euro. Premi danni a -3,9% (auto a -7,1%, non auto a +1,8%), vita a -20,2%. Il combined ratio passa da 83,1% a 84,8%.
   

Allianz Italia sede legale a TriestePer il quinto esercizio consecutivo Allianz Italia (nella foto, la sede a Trieste) ha registrato un utile operativo superiore a 1 miliardo di euro. E non è poco. La compagnia ha diramato questo pomeriggio una nota relativa ai risultati del 2016, che hanno evidenziato un risultato operativo di 1,21 miliardi di euro (a fine 2015 era 1,38 miliardi), «contribuendo così significativamente ai risultati del Gruppo». Per Klaus-Peter Roehler, amministratore delegato della compagnia, è stato un anno “molto positivo”.

SETTORE DANNI – La raccolta premi nei danni è ammontata a 4,57 miliardi di euro (-3,9% rispetto a fine 2015), comunque in miglioramento rispetto ai primi 9 mesi dell’esercizio «per effetto delle significative performance registrate nell’ultimo trimestre, grazie alle numerose iniziative commerciali a supporto della rete agenziale». L’utile operativo del comparto si è attestato a 941 milioni di euro (1.075 milioni di euro a fine 2015). Il combined ratio ha segnato l’84,8% (da 83,1% nell’anno precedente).

Nel dettaglio, la raccolta nei rami danni non auto è cresciuta dell’1,8% rispetto al 2015, raggiungendo 1,77 miliardi di euro, mentre i premi del settore auto hanno registrato un calo del 7,1%.

SETTORE VITA – Nel 2016 i premi vita sono ammontati a 9,5 miliardi di euro (-20,2% rispetto al 2015), mentre il valore della nuova produzione è cresciuto dell’8,2%, con un margine che è migliorato al 2,2%, cioè 1,4 volte il risultato del 2015. L’utile operativo è risultato «migliore delle attese» raggiungendo 252 milioni di euro, in calo del 6% rispetto al 2015.

Allianz Italia precisa che «il focus sull’innovazione di prodotto e sulle soluzioni di puro rischio e a basso consumo di capitale ha ulteriormente migliorato il business mix, nonostante lo sfavorevole andamento dei mercati finanziari» e che «l’incidenza dei prodotti unit-linked si è attestata al 78% della nuova produzione, pari a 2,2 volte la media di mercato». (fs)

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