La multa complessiva è stata di 116.150 euro ed è il risultato di 8 ordinanze.
Nel bollettino di ottobre scorso, la compagnia che si è vista comminare la maggiore sanzione in termini di importo è stata Groupama Assicurazioni (nella foto, la sede). In particolare, le ordinanze dell’Ivass sono state 8 per una multa complessiva di 116.150 euro.
Le violazioni commesse dalla compagnia con sede a Roma hanno riguardato gli articoli 7 (reclami) e 189 (poteri di indagine), comma 1 (l’Ivass può chiedere informazioni, ordinare l’esibizione di documenti ed il compimento di accertamenti e verifiche ritenute necessarie, rivolgendo la richiesta alle imprese di assicurazione e di riassicurazione, ai soggetti che svolgono funzioni parzialmente comprese nel ciclo operativo delle imprese di assicurazione e di riassicurazione per indagini esclusivamente rivolte ai profili assicurativi o riassicurativi, agli intermediari assicurativi e riassicurativi, ai periti assicurativi, nonché ai soggetti che svolgono attività riservate privi di autorizzazione) del Codice delle assicurazioni private (Cap) e 6 (gestione dei reclami), comma 2 (l’Isvap può richiedere dati, notizie o documenti ai soggetti sui quali esercita la vigilanza, i quali forniscono riscontro nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta) del regolamento Isvap 24/2008; il combinato disposto degli articoli 134 (attestazione sullo stato di rischio) del Cap e degli articoli 2 (contenuto dell’attestazione sullo stato di rischio) e 6 (obbligo di consegna dell’attestazione sullo stato del rischio) del regolamento Ivass 9/2015; gli articoli 146 (diritto di accesso agli atti) del Cap e 6 del decreto ministeriale 191/2008 (disciplina del diritto di accesso dei contraenti e dei danneggiati agli atti delle imprese di assicurazione esercenti l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, di cui all’articolo 146 del Codice delle assicurazioni private); gli articoli 149 (procedura di risarcimento diretto) e 150 (disciplina del sistema di risarcimento diretto) del Cap e 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 254/2006 (regolamento recante la disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale a norma dell’articolo 150 del Cap); il combinato disposto degli articoli 183 (Regole di comportamento) del Cap e 35 (riscontro a richieste di informazione), comma 1, del regolamento Isvap 35/2010.
Entrando nello specifico, Groupama Assicurazioni è stata multata per il mancato riscontro, entro il termine di 30 giorni, alla richiesta di informativa e documentazione avanzata dall’Ivass relativamente due reclami; il rilascio al contraente di 7 attestazioni sullo stato del rischio errate; la mancanza di valida comunicazione scritta di rifiuto, entro il termine di 15 giorni, della richiesta di accesso agli atti di un fascicolo di un sinistro Rc auto; il mancato rispetto, per un sinistro del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento diretto al danneggiato e per la comunicazione dei motivi di diniego dell’offerta di risarcimento diretto al danneggiato; il mancato riscontro all’interessato, entro il termine di 20 giorni, con riguardo alla richiesta di informazione relativa a un prodotto assicurativo danni.
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA