sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

UEA E IL SECONDO WORKSHOP 2016: ECCO COME E’ ANDATA

Ieri, a Brescia, sono stati affrontati due temi: danni ambientali e rischi catastrofali da un lato, governance del patrimonio e passaggio generazionale dall’altro.
 

Secondo workshop giugno 2016 - UeaSi è svolto ieri a Brescia (nella foto) il secondo workshop 2016 dell’Unione europea assicuratori. Due, come aveva riportato tuttointermediari.it, i temi dibattuti: danni ambientali e rischi catastrofali da un lato, governance del patrimonio e passaggio generazionale dall’altro.

Sul primo argomento Uea ha inquadrato la questione da un punto di vista generale, accennando ad alcuni macro eventi (il caso Caffaro, la falda di Giuliano, l’inquinamento di terreni e falde acquifere e le conseguenti ricadute sulla salute di migliaia di cittadini) per poi scendere sul piano assicurativo, in termini di analisi dei rischi e delle coperture presenti sul mercato e di gestione dei sinistri.

Marina Robino, consigliere Uea, ha evidenziato l’importanza che «le imprese possano contare su una specifica copertura assicurativa dedicata al rischio inquinamento improvviso e graduale, diversa dalla semplice estensione all’inquinamento accidentale fornita dalle classiche coperture di Rc generale». In particolare Robino ha richiamato l’attenzione sul ruolo chiave che deve svolgere l’intermediario sia in termini di una corretta disamina del rischio, sia di adeguatezza della proposta assicurativa.

Vittorio Brambilla di Civesio, consigliere Uea, ha invece tracciato una panoramica complessiva dei danni naturali e catastrofali nel nostro paese. Anche qui, dopo un excursus generale si è scesi nel concreto delle coperture assicurative e sulla necessità di costituire un fronte comune per spingere il mondo politico verso la costituzione di un modello pubblico-privato per la copertura di questi rischi. Brambilla ha ricordato le proposte avanzate da Uea all’indomani del terremoto de L’Aquila e approfondito nel dettaglio le soluzioni elaborate dai principali Paesi europei.

La seconda sessione dei lavori (che si sono tenuti presso l’università di Brescia) ha approfondito il tema della governance del patrimonio e del passaggio generazionale, argomenti ampiamente dibattuti all’estero che stanno diventando di particolare attualità anche in Italia, tanto da essere diventati oggetto di uno specifico master dell’Università di Brescia. A parlare in dettaglio della fiscalità delle polizze vita sono stati proprio due docenti del corso, Giuseppe Corasaniti e Leonardo Bugiolacchi, che hanno focalizzato l’attenzione soprattutto sui requisiti di impignorabilità e insequestrabilità, cardini della funzione previdenziale di questi strumenti, particolarmente esposti al rischio di una eccessiva finanziarizzazione.

Infine, l’intervento del presidente di Kleros Massimo Doria ha chiarito i vantaggi della pianificazione successoria presentando diversi scenari sliding doors: cosa succede in caso di premorienza ai patrimonio, di famiglie o aziende, non adeguatamente tutelati attraverso opportuni strumenti finanziari e assicurativi? La differenza, spiega Uea, «ancora una volta la può fare l’intermediario, la sua conoscenza dei rischi, le sue competenze trasversali e la sua capacità di creare relazioni di fiducia». (fs)

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