Dall’esperienza degli agenti Cosimo Ampolo e Rossella Ingrosso nasce la Academy Ampolo che, facendo leva sulla legge 107 del 2015, ha avviato un rapporto di collaborazione con alcuni licei della zona di Lecce. Obiettivo? Creare nuovi consulenti assicurativi da inserire in agenzia. Ma anche…
Dopo gli esempi della Scotton Academy e della società Roveda Assicurazioni, tuttointermediari.it torna sulla collaborazione fra il mondo della scuola e quello delle agenzie di assicurazione. E stavolta il focus è su una esperienza nel sud Italia, quella della Academy Ampolo. L’iniziativa nasce da Cosimo “Mimmo” Ampolo e Rossella Ingrosso, marito e moglie, agente di Uniqa Previdenza lui, agente di Cattolica Assicurazioni lei. Località: Squinzano, comune di 15.000 abitanti in provincia di Lecce.
Ampolo e Ingrosso (nella foto a lato) hanno maturato una esperienza di oltre 30 anni nel campo delle assicurazioni e della finanza, avendo cominciato l’attività nel 1985. La loro è una scelta singolare, giunti a questo punto della carriera professionale. «La nostra intenzione è quella di dare continuità alla nostra storia assicurativa ed è per questa ragione che abbiamo deciso di “allevare” in casa dei giovani che possano proseguire, un giorno, il nostro percorso» raccontano a tuttointermediari.it. E così, approfittando della cosiddetta legge sulla buona scuola (la numero 107 del 13 luglio 2015), hanno deciso di intraprendere una strada che li impegna “socialmente”. E la Academy Ampolo nasce proprio per dare uno sbocco ai giovani nel mondo del lavoro. Che in una realtà come quella meridionale assume una rilevanza non trascurabile.
Domanda. Quale è stata la molla che vi ha portato a lanciare questa iniziativa?
Ampolo. La vera passione che abbiamo io e mia moglie per questa professione, che svolgiamo ormai da 31 anni. A febbraio dell’anno scorso ci siamo fermati a riflettere, cercando di capire come lasciare un segno di questa nostra passione e soprattutto come e a chi trasmetterlo. Abbiamo iniziato a lavorare su un progetto destinato agli studenti del quinto anno delle scuole superiori, con l’obiettivo di far conoscere loro una cultura assicurativa, approfittando della legge sulla buona scuola, che suggerisce ai dirigenti scolastici di far avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. Abbiamo pensato che fosse l’occasione giusta per diffondere la nostra cultura.
D. L’obiettivo dichiarato è quello di creare nuovi consulenti assicurativi?
Ampolo. Sì, ma vorremmo andare oltre, facendo innamorare i ragazzi e orientandoli verso quella cultura assicurativa di cui oggi c’è tanto bisogno.
D. Cosa avete fatto?
Ampolo. Abbiamo cercato di coinvolgere il liceo scientifico Francesco Redi di Squinzano, il comune dove operiamo, chiedendo un incontro con il dirigente scolastico Dario Cillo, il quale una volta venuto a conoscenza del nostro progetto ha da subito accolto favorevolmente e con molto entusiasmo l’iniziativa.
D. I primi incontri con gli studenti si sono già tenuti. Come è andata?
Ingrosso. L’esordio presso il liceo scientifico di Squinzano è avvenuto lo scorso 19 febbraio, ma tenga conto che il progetto è stato talmente apprezzato che abbiamo avuto anche la possibilità di allargare gli orizzonti e di incontrare il 22 marzo scorso gli studenti del liceo classico – linguistico Virgilio Redi di Lecce e il giorno successivo gli studenti dell’Istituto professionale statale per i servizi alberghieri della ristorazione e del turismo di Otranto (Lecce). Riteniamo molto importante aver avuto un riscontro positivo da parte di ragazzi che, una volta concluso il quinto anno delle superiori, il più delle volte non hanno idea di cosa fare. Spesso la decisione che si assume è quella di iscriversi all’università senza troppa convinzione, in attesa magari che accada qualcosa. Noi vogliamo creare una giusta alternativa a questo, dando la possibilità di seguire un percorso formativo che possa permettere ai ragazzi che lo desiderano di intraprendere la carriera nel settore assicurativo. Certo l’approccio con gli studenti non è stato dei più semplici, nel senso che non abbiamo voluto ovviamente parlare di argomenti strettamente assicurativi o di temi sociali quali la sanità, la malattia, la salute. Prima o poi, però, si dovrà pure cominciare. Entrare nel mondo della scuola significa porre le basi per costruire successivamente qualcosa di importante. (Sopra, Cosimo Ampolo invita alcuni studenti al tavolo)
D. Avvierete quindi un percorso di formazione indirizzato agli studenti con l’obiettivo di iscriverli alla sezione E del Rui?
Ingrosso. E’ la nostra intenzione.
D. Quando partiranno i corsi di formazione e come si articolano?
Ampolo. L’inizio è previsto per il prossimo mese di settembre e vi prenderanno parte non più di 20 ragazzi, che andremo a scegliere anche basandoci sui suggerimenti che arriveranno dai dirigenti scolastici. Erogheremo la formazione in due distinte fasi di 30 ore ciascuna e poi, al termine, i partecipanti sosterranno il test finale per l’iscrizione alla sezione E del Rui. In più abbiamo previsto che i più meritevoli possano sostenere uno stage retribuito per 6 mesi presso le nostra strutture agenziali.
Ingrosso. I corsi non sono aperti soltanto agli studenti delle scuole in questione, ma anche agli universitari. Per esempio siamo stati contattati da una ragazza iscritta alla Facoltà di giurisprudenza interessata alla nostra iniziativa…
D. Chi saranno i docenti del percorso formativo?
Ampolo. Il sottoscritto ha pieno titolo in quanto abilitato. Ci saranno anche il formatore e il responsabile commerciale di Uniqa. (Nella foto sotto, un momento dell’incontro che si è tenuto al Redi di Squinzano. Da sinistra: Cosimo Ampolo, Dario Cillo, dirigente scolastico del Redi di Squinzano, Sebastiano Leo, assessore Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Cosimo Miccoli, sindaco di Squinzano, Rossella Ingrosso, Massimo Scarcella, responsabile commerciale di Uniqa Previdenza e Beppe Longo, giornalista)
D. Avete quindi coinvolto anche le compagnie?
Ampolo. In questo caso sì.
D. Dove si terranno i corsi di formazione?
Ampolo. Abbiamo concordato con i dirigenti scolastici che si tengano in generale presso le scuole. Nel caso di giornate di formazione particolari sono disponibili anche i locali delle nostre strutture agenziali.
D. Un aspetto importante credo sia il coinvolgimento, nell’ambito della vostra iniziativa, anche della Regione Puglia…
Ampolo. Qui, come in altre regioni d’Italia, i corsi formativi sono in mano alla Regione e quindi ci è sembrato naturale rivolgerci all’ente, che ha patrocinato l’iniziativa. Vorrei precisare, però, che il progetto di formazione che abbiamo messo in piedi è esclusivamente frutto di nostri investimenti. Se poi la Regione volesse intervenire con un contributo economico è libera di farlo ma, ripeto, tutto è a carico nostro, anche perché l’obiettivo è chiaro e preciso: dare una continuità alla nostra professione. È quello a cui teniamo di più.
Fabio Sgroi
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