La raccolta riferita alle imprese vigilate dall’Ivass ha sfiorato i 4,02 miliardi di euro. Cresce, seppur lievemente, la frequenza sinistri.
Nel 2023 i premi raccolti dalle imprese vigilate dall’Ivass nel ramo Rc generale sono ammontati a quasi 4,02 miliardi di euro, in aumento del 7,1% rispetto all’anno precedente e del 33% rispetto al 2018.
Considerando anche i premi contabilizzati dalle imprese estere in regime di stabilimento, il comparto ha raggiunto i 5,7 miliardi di euro, con una quota delle imprese non vigilate dall’Ivass del 29%. I dati sono dell’istituto di vigilanza.
Questo ramo ha contribuito alla raccolta della gestione danni per il 10,6% (10,5% nel 2022; 10,2% nel 2021), confermandosi il secondo comparto in termini di premi lordi contabilizzati, dopo l’Rc auto.
La frequenza sinistri è aumentata lievemente, passando dall’1,2% del 2022 all’1,3% del 2023, a causa dell’incremento del numero dei sinistri con seguito (+4%, circa 306.000 a fronte dei circa 294.000 del 2022), a fronte di un aumento delle unità di rischio del 2,6%.
Il costo medio dei sinistri denunciati, pari nel 2023 a 7.065 euro, è risultato in aumento del 4,1% rispetto al 2022 e del 26,3% rispetto al 2018. Il ramo è stato caratterizzato da un costo medio del riservato elevato (10.072 euro) se confrontato con il pagato medio (2.254 euro) nell’anno di accadimento del sinistro: ciò evidenzia una velocità di liquidazione contenuta, con il 38,5% in termini di numero dei sinistri pagati nell’anno di accadimento (12,3% del costo sinistri) a causa della presenza di rischi, come quelli da Rc sanitaria, caratterizzati da tempi di gestione lunghi.
Il combined ratio di bilancio è stato pari al 71,9% (69,6% nel 2022). Dal 2017 l’indicatore è rimasto sempre al di sotto del 100%, segnalando un buon equilibrio della gestione, ha osservato l’Ivass.
Le provvigioni hanno rappresentato la principale voce di spesa di gestione e hanno inciso per il 22,5% (come nel 2022) in rapporto ai premi contabilizzati; le ulteriori componenti dell’expense ratio (spese di acquisizione e amministrazione) hanno inciso rispettivamente per il 4,8% e il 5,2%.
Il risultato del conto tecnico complessivo (1,13 miliardi di euro), comprensivo del risultato della riassicurazione, ha segnato un incremento del 17% rispetto all’anno precedente e del 43,8% rispetto al 2021.
La gestione assicurativa, misurata dal saldo tecnico, ha registrato una leggera flessione anche a causa dell’aumento degli oneri per sinistri (+15,1%) e dell’aumento dei premi (+7,2%).
Il risultato del conto tecnico si è attestato al 28,2% dei premi contabilizzati e a 46,8 euro per polizza, in aumento dal 2020 ma lontano dai valori osservati fino al 2019 (60,4 euro).
Il premio medio pagato per singola unità di rischio è stato pari a 166 euro (159 euro a fine 2022), a fronte di un premio puro (che misura il rischio assunto dalla compagnia sulla base della frequenza e del costo medio dei sinistri) di 89 euro (85 euro nel 2022). L’utile atteso per polizza era pari a 23 euro (22,2 euro nel 2022). (fs)
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