Domani termina la sua esperienza come ceo del gruppo elvetico nel nostro Paese. Tre erano gli obiettivi che gli erano stati assegnati. Tutti centrati.
Tornare a crescere nel business danni, riposizionare il business vita e raddoppiare la presenza in Italia, con la creazione di Zurich Bank. Zurich aveva assegnato questi tre obiettivi a Giovanni Giuliani, ancora per qualche ora ceo di Zurich Italia.
Il manager, come è noto, lascerà questo incarico domani 31 dicembre; aveva assunto nel 2021 le redini del gruppo elvetico in Italia. I tre obiettivi, definiti dallo stesso Giuliani «molto sfidanti», sono stati centrati. «Con l’aiuto degli agenti possiamo dire che la missione è compiuta», ha fatto sapere in una lettera indirizzata alla rete agenziale. «Siamo riusciti a crescere nel mercato danni con tassi superiori all’8% nelle Sme (le piccole e medie imprese, ndr), 12% nel retail e 25% nel Middle Market. Abbiamo continuato mese dopo mese ad aumentare la nostra quota di mercato e soprattutto il numero dei nostri clienti. Già ad ottobre abbiamo superato l’ambizioso traguardo dei 2 milioni di clienti, in anticipo di ben due anni sulle nostre migliori previsioni».
A proposito del Patto per la crescita, l’accordo sottoscritto dalla mandante e dal Gruppo agenti Zurich, Giuliani ha sottolineato come «grazie all’adesione», la rete sia «cresciuta, e soprattutto è diventata più digitale, che significa più agile, più veloce, e in grado di trasferire un migliore servizio alla clientela. Dobbiamo essere orgogliosi di un Tnps (Transactional Net Promoter System, ndr) superiore al 70%, uno dei più alti nel gruppo e nel mercato».
Sull’operazione Gamalife (che ha permesso a Zurich di cedere un ramo vita di polizze tradizionali), Giuliani ha rimarcato come abbia «riposizionato il nostro business vita su una traiettoria di sviluppo sostenibile. Abbiamo liberato risorse e investimenti a vantaggio di prodotti con redditività meno volatile e più in linea con le mutate esigenze della clientela».
E su Zurich Bank (la banca nata grazie all’acquisizione di Deutsche Bank Financial Advisor): «Siamo stati gli unici sul mercato ad aver ottenuto una licenza bancaria negli ultimi 20 anni, abbiamo avuto il coraggio di realizzare una banca completamente digitale, con un modello di business moderno e attrattivo che al suo primo giro di boa conta già 25 partnership siglate e oltre 100 sinergie attivate con voi».
Giuliani, infine, ha voluto sottolineare come «la lealtà, l’attaccamento al marchio Zurich, l’impegno, la dialettica costruttiva e la fiducia» non siano «mai mancati nella relazione con gli agenti, anche nei momenti più complessi e difficili».
Dal prossimo 1° gennaio il suo posto sarà preso da Bruno Scaroni.
Fabio Sgroi
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