martedì 28 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

WELFARE SANITARIO: NECESSARIO IL COINVOLGIMENTO DEGLI AGENTI

Per Carlo Puglielli, componente del consiglio direttivo di Anapa Rete ImpresAgenzia, è anche utile che la categoria agenziale partecipi alla creazione della nuova Authority dei fondi sanitari in via di costituzione.

 

Carlo Puglielli

«Aprire il necessario spazio per attribuire a noi agenti e ad altri intermediari qualificati il giusto ruolo e la giusta posizione nell’ambito del welfare sanitario. Non solo: è assolutamente necessario, inoltre, che la nostra categoria sia coinvolta e partecipi alla creazione della nuova Authority dei fondi sanitari in via di costituzione». A dirlo è Carlo Puglielli, componente del consiglio direttivo di Anapa Rete ImpresAgenzia in una nota. L’osservazione di Puglielli nasce dal fatto che mai come oggi il tema del welfare e della sostenibilità del Sistema sanitario nazionale sono oggetto di approfondimenti e valutazioni da parte della pubblica opinione.

«In una recente indagine conoscitiva alla Camera dei Deputati che vedeva coinvolti gli operatori del settore sanitario integrativo», afferma Puglielli, «si è approfondita l’opportunità del riordino, con particolare riferimento ai fondi sanitari integrativi in rapporto alle erogazioni ricomprese nel Ssn e nei Livelli essenziali di assistenza. Premesso che la salute è un diritto universale, sancito dalla Costituzione, e come tale deve essere garantita a tutti, siamo consapevoli che il modello di sanità monolitico non regge più e che sia indispensabile intervenire».

E anche l’Europa, fa presente l’intermediario assicurativo, raccomanda il miglioramento della governance dei sistemi di welfare attraverso il rafforzamento della cooperazione tra le autorità incaricate della politica fiscale e sanitaria. «Siamo inoltre consapevoli che il trend demografico mostra una società che invecchia e i cui costi sanitari sono in crescita, visto che tra il 2045 e il 2050 l’Italia avrà il 34% della popolazione sopra il 65 anni. Senza tralasciare il fenomeno della spesa out of pocket o quello contrapposto della rinuncia alle cure. La costruzione di un secondo pilastro sanitario e sociosanitario», evidenzia Puglielli, «è diventata ormai ineludibile, occorre ridisegnare le attività connesse alla salute e al benessere sociale con una spinta propulsiva verso l’integrazione dell’impresa privata o cooperativa e, dove già presente, rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato in modo che il Ssn possa avvalersi in determinati processi dell’apporto delle prestazioni integrabili».

Di fronte a questo quadro, per Puglielli è indispensabile che ci siano degli interlocutori «validi e preparati, con competenze specifiche, professionalità e organizzazione adeguata» perché «immaginare che la materia possa essere trattata come “commodity” potrebbe vanificare la necessità di intervenire in maniera corretta nella creazione del secondo pilastro della sanità». Da qui il necessario coinvolgimento della categoria agenziale.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

IN COPERTINA