Il presidente del Gruppo agenti Sara: «La necessità di trovare un punto di equilibrio tra i desiderata delle compagnie e le nostre esigenze operative rende ancora più complessa la gestione dei rischi».
«Il nostro profilo di responsabilità come intermediari? È una derivata inevitabile della centralità che gli agenti hanno nel sistema distributivo. E questo al di là delle complessità poste dal nuovo quadro normativo e regolamentare. La nostra missione è capire i bisogni di persone e imprese, individuare le soluzioni più adeguate, prestare consulenza. Questo lavoro, oggi più che mai, espone a rischi di diversa natura, come dimostra la casistica dei sinistri di responsabilità civile, non solo italiana. La necessità di trovare un punto di equilibrio tra i desiderata delle compagnie e le nostre esigenze operative rende ancora più complessa la gestione di questi rischi». È l’opinione di Gaetano Vicinanza (nella foto), presidente del Gruppo agenti Sara, intervenuto, recentemente, nel corso della presentazione a cura di Cgpa Europe dell’ultimo Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi.
Il tema discusso nell’ambito di una tavola rotonda era come sta cambiando la responsabilità degli intermediari nell’operatività e nella distribuzione e con quali soluzioni e strumenti agenti e broker possono rispondere ai nuovi rischi.
Vicinanza si è soffermato anche sul ruolo dell’intelligenza artificiale: «Ha potenzialità straordinarie e può rappresentare un punto di svolta anche nella nostra professione», ha affermato. «Il compito che abbiamo di fronte, da assolvere velocemente, è capire come le applicazioni dell’IA possono essere utilizzate nella gestione operativa e nello sviluppo della relazione con i clienti».
Per Vicinanza «è realistico pensare che, già nel breve periodo, alcuni dei problemi oggi più sentiti dalle agenzie potranno essere superati con l’adozione delle nuove tecnologie. Penso, per esempio, alla necessità di migliorare efficacia ed efficienza dei processi organizzativi, anche in funzione della prevenzione dei rischi. La gestione dei collaboratori è una delle aree in cui la tecnologia può farci compiere un passo avanti. Gli agenti sono bravi a selezionare e a formare i collaboratori, molto meno a monitorarne l’operato, proprio perché questo richiede un’organizzazione efficace ed efficiente, che può diventare tale solo se sostenuta da adeguati sistemi informativi». (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA