Il vice presidente del Gruppo agenti Zurich: «Penso che dovremmo affrontare diversamente il tema della responsabilità, considerandola una opportunità, perfino un privilegio, più che un onere. Lo dico perché…».

«Il quadro normativo? Si è fatto più articolato, ma non credo che gli agenti debbano oggi fronteggiare un aumento dei rischi e delle responsabilità rispetto a quanto non sia già da tempo in atto per effetto delle norme e dei regolamenti che via via si sono succeduti». Ne è convinto Fabio Vetrugno (nella foto), vice presidente del Gruppo agenti Zurich, intervenuto, recentemente, nel corso della presentazione a cura di Cgpa Europe dell’ultimo Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi.
Il tema discusso nell’ambito di una tavola rotonda era come sta cambiando la responsabilità degli intermediari nell’operatività e nella distribuzione e con quali soluzioni e strumenti agenti e broker possono rispondere ai nuovi rischi.
«Penso che dovremmo affrontare diversamente il tema della responsabilità, considerandola una opportunità, perfino un privilegio, più che un onere», ha sostenuto Vetrugno. «Lo dico perché, nel caso degli agenti, la responsabilità è il riflesso della centralità nella distribuzione. Chiudendo di recente l’attività distributiva diretta, Zurich ha riaffermato nei fatti la centralità degli intermediari. La nostra missione è dimostrare di essere all’altezza di questo ruolo, il che non vale solo per gli agenti di Zurich, ma per la categoria degli agenti assicurativi. Per mantenere la centralità come canale distributivo nel settore è necessario costruire un modello vincente che integri competenze e strumenti. Bisogna compiere, insomma, un passaggio culturale orientato all’imprenditorialità come approccio nella gestione delle nostre agenzie/aziende. Questo momento, non più procrastinabile, è divenuto oggi condizione essenziale”».
Vetrugno ha sottolineato come, negli ultimi anni, Zurich abbia messo a disposizione della rete nuovi strumenti e sistemi innovativi per aumentare l’efficacia nell’attività distributiva, che hanno riguardato anche la conformità alla normativa.
Nello stesso tempo, ha affermato, «il gruppo agenti ha saputo sviluppare con la compagnia un dialogo costruttivo favorendo la crescita tecnologica e imprenditoriale della rete, svolgendo un ruolo attivo nel processo di adeguamento al cambiamento, anche promuovendo collaborazioni e l’uso di piattaforme dedicate alla tutela dai rischi, che ci hanno permesso un salto di qualità». (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA











