Il presidente del Sindacato nazionale agenti lamenta i «troppi» casi di provvedimenti «coercitivi e ritorsivi» delle rispettive mandanti nei confronti di agenti. «È un limite alla libertà negoziale e alla nostra autonomia professionale», afferma.
Un dossier presentato all’Antitrust relativo ai «troppi» casi di provvedimenti «coercitivi e ritorsivi» delle rispettive mandanti nei confronti di agenti. Lo ha presentato il Sindacato nazionale agenti nelle scorse settimane all’autorità garante della concorrenza e del mercato. A rendere nota l’azione è stato lo stesso presidente del sindacato di via Lanzone, Claudio Demozzi, all’ultimo congresso nazionale di Chia.
«Non è più accettabile che a distanza di 10 anni dall’entrata in vigore della Legge Bersani (L.40/2007), che vieta espressamente le clausole di esclusiva tra imprese e agenti, talune compagnie limitino la libertà negoziale e l’autonomia professionale degli agenti ponendo ostacoli e attuando vere e proprie ritorsioni nei confronti di coloro che, allo scopo di servire al meglio la propria clientela, sottoscrivano ulteriori mandati agenziali o instaurino forme di libera collaborazione con altri intermediari», ha affermato Demozzi.
L’obiettivo del sindacato è chiaro: presidiare quegli strumenti operativi, come il plurimandato e le libere collaborazioni, che consentono agli agenti di «sopravvivere, nonostante i reiterati tentativi di disintermediazione» e «l’inevitabile» perdita di portafoglio che gli stessi intermediari subiscono «a causa di politiche sbagliate di alcune grandi compagnie».
Demozzi ha lanciato un appello agli iscritti allo Sna: «Dobbiamo avere il coraggio di pretendere rispetto per le nostre scelte professionali, denunciando prontamente al sindacato ogni vessazione e ogni atteggiamento intimidatorio. Lo Sna è stato al fianco e dovrà continuare a essere al fianco di quegli agenti che vengono avvicinati dalla mandante e sottoposti a pressioni per indurli a sottoscrivere lettere di dimissioni solo perché il portafoglio agenziale risulta inferiore alla “soglia di equilibrio; abbiamo contrastato e dovremo continuare a contrastare, con forza, la miope politica commerciale di rampanti dirigenti che sopprimono, a volte per e-mail, rapporti agenziali pluridecennali e gettano nello sconforto intere famiglie, magari a pochi anni dalla pensione, senza alcuna ragionevole, fondata motivazione».
Demozzi ha ricordato inoltre come alcune clausole, «ancora presenti in molti mandati agenziali», e le circolari di alcune imprese, contengano disposizioni «in contrasto con lo spirito del noto provvedimento Antitrust» varato qualche anno fa che, ha detto il presidente dello Sna, «ha liberato, speriamo per sempre, la nostra categoria dagli antistorici patti di fidelizzazione, dagli insopportabili limiti di utilizzo delle tecnologie agenziali, dall’opprimente “patto trilatero” e da altri lacci e lacciuoli che per decenni ci hanno impedito di organizzare le nostre microimprese secondo le nostre necessità».
Fabio Sgroi
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