mercoledì 22 Ottobre 2025

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VERDONE: «DIVIETI, IMPOSIZIONI E PREZZI RC AUTO UGUALI PER TUTTI: MA CHE LEGGE DELLA CONCORRENZA E’?»

Il direttore affari istituzionali di UnipolSai Assicurazioni critica le modifiche al testo intervenute sia alla Camera, sia al Senato. «Le vere riforme nella Rc auto? Devono partire dai fattori strutturali di costo principali: su tutti,  dal danno alla persona», dice. 

 

Vittorio Verdone«L’articolo 1 del Ddl Concorrenza recita: “La presente legge ha per obiettivo quello di rimuovere gli ostacoli regolatori per lo sviluppo della concorrenza”. Oggi è una legge piena di divieti, imposizioni e prezzi Rc auto uguali per tutti. Se davvero venisse approvata così come è sarebbe allora meglio non parlare di concorrenza..». Anche Vittorio Verdone (nella foto a lato), direttore affari istituzionali di UnipolSai Assicurazioni, prende le distanze dalla versione attuale del Ddl Concorrenza. Lo ha fatto anche in occasione del recente convegno su Ddl Concorrenza – Assicurazioni Rc auto e tutela dei consumatori, organizzato dalla sezione provinciale di Catania del Sindacato nazionale agenti.

Altro paradosso? «Questo Ddl sta intervenendo in una fase in cui i prezzi stanno calando più di ogni altra epoca da quando l’assicurazione Rc auto obbligatoria è nata. E non è la prima volta…», ha osservato Verdone.

«Negli ultimi anni il settore della Rc auto è stato interessato da 6 leggi definite di riforma, ma poi nessuna di queste effettivamente è risultata tale», ha detto Verdone nel suo intervento. «Una vera riforma, infatti, presuppone che un sistema venga modificato profondamente. E non è stato così in questi anni. Se si vuole intervenire sulla Rc auto e se si vogliono ridurre i costi allora occorre considerare come funziona la struttura dei costi, perché altrimenti il legislatore va fuori strada. In questo senso, il provvedimento che era stato approvato originariamente dal Consiglio dei Ministri conteneva effettivamente degli elementi di novità».

Verdone, in particolare, ha fatto riferimento a quei fattori strutturali di costo principali che potevano davvero dare una svolta a questo settore. «Le frodi sono sì un elemento perturbatore  dell’esercizio dell’attività economico e assicurativa, ma prima di arrivare a questo occorre intervenire sul danno alla persona. Il 70% dei costi nella Rc auto è legato ai risarcimenti per danni alla persona e la metà di questa percentuale riguarda i danni gravi alla persona. Questo fattore fa la differenza nel prezzo che si paga in Italia rispetto alla media europea».

Come si interviene sul danno alla persona? Secondo Verdone «bisogna considerare che non esiste una voce sicura, un riferimento economico, un parametro che possa soddisfare il valore dell’uomo. Non esiste in nessun paese. Ci sono dei precedenti, per esempio in Spagna c’è una legge specifica. In Italia c’è il tentativo legato a delle tabelle. Si arriva alla convenzione e quindi bisogna stabilire un livello economico che sia coerente e che soddisfi il senso di giustizia del danneggiato, ma che sia sostenibile economicamente, attraverso i premi assicurativi. Sono processi lunghi. Si tenga conto che per arrivare alla tabella delle micro-permanenti ci sono voluti 20 anni. Il legislatore era intervenuto adottando un sistema perfettamente coerente con quanto stabilito dalla Cassazione a Sezioni Unite, attraverso 4 sentenze, secondo cui il danno biologico in caso di lesione è il danno non patrimoniale e che va risarcito secondo un metodo tabellare e personalizzato nel caso concreto per tener conto di sofferenze psico fisiche e di eventuali ripercussioni sull’attività dinamica relazionale della persona».

Il testo relativo al Ddl Concorrenza, una volta entrato al vaglio della Camera dei Deputati, è stato stravolto. «Si è intervenuti non solo sulla equiparazione delle tariffe Rc auto, ma anche su altre norme dalle prospettive molto piu importanti», ha evidenziato Verdone. «Alla Camera, poi, è iniziata un’attività di smontaggio delle norme che il Governo aveva messo in piedi. Eravamo partiti dalla possibilità di regolare le clausole di cessione del credito attraverso sconti, di regolare le clausole di riparazione diretta, e adesso tutto è cambiato».

Convegno Ddl Concorrenza Sna CataniaLA CONCORRENZA NEL MERCATO RC AUTO NON ESISTE? MACCHE’ – Verdone non è assolutamente d’accordo con chi afferma che nella Rc auto la concorrenza non esiste. «La concorrenza è quella che si è affermata nel mercato con i prezzi che fanno l’ottovolante: salgono e scendono». Ma c’è un altro fattore che adesso incide sulla strategia non solo commerciale delle compagnia. «Solvency 2 ha ribaltato le metriche dell’analisi del rischio per l’esercizio dell’attività assicurativa e la “sana e prudente gestione” non è più così semplice da perseguire per le compagnie. Adesso il rischio va calcolato e monitorato in chiave prospettica».

UnipolSai è stata ascoltata in audizione al Senato a novembre e ha avanzato quattro proposte che Verdone ha così riassunto: «Una tabella equa e sostenibile per quanto riguarda il risarcimento dei danni gravi alla persona; l’applicazione di sconti che non siano fissati dall’Ivass; utilizzo della scatola nera come soluzione principale ai problemi nelle aree più a rischio; libertà di scelta nelle forme pensionistiche complementari». (Sopra, un momento del convegno di Catania)

LA TECNOLOGIA NUOVA FRONTIERA, ANCHE NELLE ASSICURAZIONI – Verdone si è poi soffermato su tema legato alla tecnologia. «E’ la nuova frontiera anche in assicurazione e non solo nell’auto», ha detto. «Pensiamo per esempio alle garanzie dirette, alla domotica, al controllo delle abitazioni. L’impiego progressivo di tecnologia sarà sempre più massiccio. UnipolSai è leader di mercato per quanto riguarda le scatole nere (la quota di mercato è di circa il 60%, ndr), ma è anche una compagnia che si vuole sviluppare attraverso il canale agenziale perché è quello che, su alcuni rami particolari, esprime la professionalità necessaria. Certo bisogna fare delle distinzioni. Su alcune polizze la professionalità dell’agente è un valore aggiunto reale, su altri prodotti viene notata di meno perché i discorsi si concentrano solo sui prezzi e basta», ha concluso il dirigente di UnipolSai.

Fabio Sgroi

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