La raccolta complessiva ha toccato quota 553 milioni di euro. Aumenta il numero dei sinistri, ma anche quello dei clienti (quasi 11 milioni).
UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata nell’assicurazione della salute, ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile netto pari a 45,1 milioni di euro (42,3 milioni di euro a fine 2020).
Il tasso di crescita della raccolta diretta si è attestato al 7,5%, con un volume di premi pari a 518,8 milioni di euro, di cui il 96,8% derivanti da produzione nel ramo malattia; considerando anche i premi assunti in riassicurazione, il volume premi ha raggiunto i 553 milioni di euro (+8,5%). La raccolta indiretta è aumentata del 26,7% attestandosi a 34,2 milioni di euro. L’incremento, ha spiegato UniSalute, è dovuto ai maggiori volumi presenti sul trattato con Arca Assicurazioni.
Il numero dei sinistri denunciati ha registrato un incremento del 21,2%, passando da 3.256.143 del 2020 a 3.944.808 del periodo in esame: l’incremento è da attribuirsi al ramo malattia, alla straordinarietà dei dati 2020 (in particolare a seguito del lock down), ma anche all’incidenza della liquidazione sinistri Covid.
L’onere per sinistri è ammontato a 190,3 milioni di euro, contro i 162,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020. In aumento anche le spese sostenute: 50,5 milioni di euro contro 31,5 milioni di euro di fine 2020.
La produzione del 2021 ha evidenziato, in particolare: nuove acquisizioni (tra cui Cassa Depositi e Prestiti e Politecnico di Torino); rinnovi attraverso l’aggiudicazione delle nuove gare per Cipag e Cassa Ragionieri; riforme di piani sanitari già in portafoglio (principalmente fondi sanitari), come per esempio San.arti e Fondo Est; un incremento della popolazione assicurata nei principali fondi di settore. Infine, il numero di clienti della compagnia a fine 2021 era pari a circa 10,9 milioni di euro (10,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020). (fs)
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