domenica 12 Ottobre 2025

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UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO: I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2016

Utile netto consolidato in calo del 26,1%. Raccolta assicurativa a -7,8% (vita a -13,4%, danni a -1,4%).   

Unipol Gruppo sedeUnipol Gruppo Finanziario ha realizzato nei primi 9 mesi del 2016 un utile netto consolidato pari a 439 milioni di euro (-26,1% rispetto all’analogo periodo del 2015 che, fa notare una nota del gruppo, «aveva beneficiato, nella gestione finanziaria, di rilevanti plusvalenze concentrate in gran parte nei primi tre mesi del 2015 e non ripetute nell’anno in corso»). La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 11,1 miliardi di euro (-7,8% rispetto al 30 settembre 2015).

DANNI – Per quanto concerne la raccolta diretta danni, Ugf ha toccato quota 5,59 miliardi di euro (-1,4%). A questo ammontare hanno contribuito il Gruppo UnipolSai con 5,14 miliardi di euro (-2,1%) e le altre compagnie controllate (UniSalute, Linear e Arca Assicurazioni) con 450 milioni di euro (+7,3%). In particolare, UniSalute ha raccolto premi per 265 milioni di euro (+13,4%).

La raccolta dei premi auto, pari a 3,14 miliardi di euro (-4,6%) ha registrato un incremento del portafoglio pari a circa 200.000 polizze rispetto al portafoglio in essere al 31 dicembre 2015. Il comparto non auto ha registrato una raccolta pari a 2,44 miliardi di euro (+3%) grazie al business legato alle persone. Il combined ratio (somma tra loss ratio ed expense ratio) è del 95% (95,3% lavoro diretto), in linea con il 95,1% dello stesso periodo del 2015. Il loss ratio (rapporto fra sinistri e premi danni) si è attestato a 68,5% (69,2% al 30 settembre 2015) e l’expense ratio (rapporto fra spese di gestione e premi danni calcolato sui premi di competenza) è stato pari al 26,5% (25,9% nello stesso periodo 2015). Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 470 milioni di euro (734 milioni nei primi nove mesi del 2015 che erano stati fortemente influenzati dalle plusvalenze realizzate nel corso dell’anno).

VITA – Nei primi nove mesi del 2016 la raccolta diretta complessiva nel vita è stata pari a 5,55 miliardi di euro (-13,4%). Il rallentamento è dovuto, secondo quanto evidenziato da Ugf,  al canale della bancassicurazione e da una politica commerciale «volta a contenere la produzione di polizze tradizionali su livelli compatibili con l’equilibrio finanziario delle gestioni separate in un’ottica temporale pluriennale». La raccolta diretta di UnipolSai è stata pari a 2,21 miliardi di euro (-7,1%). Nell’ambito del canale della bancassicurazione, il gruppo Arca Vita ha realizzato una raccolta diretta per 1,65 miliardi di euro (+10,4%), mentre il gruppo Popolare Vita, con premi pari a 1,61 miliardi di euro, ha registrato un calo del 33%. Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 279 milioni di euro (305 milioni nel corrispondente periodo del 2015).

SETTORE BANCARIO – Il risultato economico lordo del settore bancario è stato positivo per 3 milioni di euro (8 milioni al 30 settembre del 2015). La raccolta diretta si è attestata a 9,98 miliardi di euro (-0,3% rispetto al dato di fine 2015). Gli impieghi verso la clientela sono ammontati a 8,61 miliardi di euro (-1,7%). Con riferimento al portafoglio crediti deteriorati si è registrato un calo di circa 68 milioni dei crediti deteriorati lordi rispetto al dato del 30 giugno 2016 (continuando con il trend di decrescita degli ultimi trimestri) e l’aumento del coverage ratio che è salito al 45,3% nel complesso e al 57,7% per i crediti in sofferenza. A livello di Gruppo Bancario Unipol il Cet 1 (indicatore di solidità patrimoniale bancaria Basilea 3) è pari al 16,3%.

ALTRI SETTORI – Il risultato ante imposte del settore immobiliare è stato negativo per 16 milioni di euro (-90 milioni al 30 settembre 2015), come quello relativo all’holding  e altre attività, negativo per 97 milioni di euro (-92 milioni di euro al 30 settembre 2015).

GESTIONE FINANZIARIA – Secondo quanto evidenziato da Ugf, «la redditività del portafoglio, pur in un’ottica di conservazione del profilo rischio/rendimento degli attivi e di coerenza tra le attività e le passività assunte verso gli assicurati, ha ottenuto nel periodo considerato un rendimento significativo, pari al 3,6% degli asset investiti. È proseguita inoltre, la politica di riduzione graduale dell’incidenza dei titoli governativi domestici nell’ambito di una progressiva diversificazione verso un incremento selettivo dei titoli corporate e altre attività finanziarie».

SITUAZIONE PATRIMONIALE – Il patrimonio netto è ammontato a 8,27 miliardi di euro (8,44 miliardi al 31 dicembre 2015), di cui 5,63 miliardi di pertinenza del Gruppo. La riserva Afs (riserve su attività classificate nella categoria “Disponibili per la vendita”) è pari a 912 milioni di euro (982 milioni al 31 dicembre 2015). Il margine di solvibilità del Gruppo, calcolato secondo la normativa Solvency 2, è pari al 137%, in calo rispetto al 150% di fine 2015 «per gli effetti prevalentemente derivanti dalla maggior riduzione della curva di sconto delle passività rispetto a quella del mercato obbligazionario». (fs)

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