domenica 19 Ottobre 2025

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UNIPOL E LA DECISIONE DI FAR RIENTRARE IN SEDE TUTTI I DIPENDENTI DAL 4 NOVEMBRE: LA FISAC CGIL NON CI STA

L’imposizione non è piaciuta all’organizzazione sindacale che intende contrastare quella che viene definita una «deriva autoritaria».  

Fisac Cgil ha diramato una nota attraverso la quale ha manifestato tutta la sua contrarietà in merito alla decisione del gruppo Unipol di far rientrare tutti i lavoratori in azienda, a partire dal prossimo 4 novembre.

Nel dettaglio, il gruppo di via Stalingrado ha comunicato che è stata prorogata fino al prossimo 3 novembre  l’attuale modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, che dal prossimo 15 ottobre sarà introdotto l’obbligo del Green Pass per l’accesso alle sedi aziendali e che dal prossimo 4 novembre è previsto il rientro in sede di tutti i lavoratori per l’intera settimana (ad eccezione dei cosiddetti “fragili”).

«Riteniamo assolutamente inaccettabile la posizione espressa dall’azienda sia nel merito, sia nel metodo adottato», si legge nella nota della Fisac Cgil. «Nonostante i tentativi effettuati per giungere a un accordo sullo smart working, prima del rientro in sede, così come peraltro fatto in altre moderne società assicurative, ci siamo trovati ancora una volta dinanzi a decisioni già prese, senza alcuna volontà di confrontarsi. Avevamo formalmente richiesto di fare una trattativa nella quale discutere le modalità con cui proseguire l’attività lavorativa, dando anche la possibilità di rientrare a coloro che ne avessero fatto richiesta. L’impresa invece, non curante del rischio per la salute dei propri dipendenti, ha messo tutti davanti al fatto compiuto, rappresentando la decisione unilateralmente assunta: il 4 novembre si rientra tutti, così è deciso e non c’è nulla di cui discutere».

Per l’organizzazione sindacale, del rientro in sede dei lavoratori si deve discutere «preventivamente in una negoziazione in cui abbiano voce in capitolo anche le legittime esigenze dei lavoratori». Per questa ragione hanno richiesto un confronto.

«Resta evidente che in assenza di un accoglimento della nostra richiesta, sarà imprescindibile attivare ogni iniziativa utile a contrastare la deriva autoritaria in atto, coinvolgendo tutti i lavoratori nelle necessarie forme di lotta», annuncia la Fisac Cgil nella nota. (fs)

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