domenica 19 Ottobre 2025

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UNAT GRUPPO AGENTI – GENERALI ITALIA. MUSTO: «ECCO I NOSTRI PROSSIMI OBIETTIVI»

Il riconfermato presidente spiega a Tuttointermediari.it come riparte il gruppo agenti dopo l’ultimo congresso di Paestum. E i punti indicati nella mozione sono chiari: dal riconoscimento del ruolo di agente professionista all’accordo dati, dalle autonomie assuntive alla fusione con il Gaag.   

 

Mariagrazia Musto

Unat Gruppo Agenti – Generali Italia si tiene stretto il suo presidente. Nessun cambio al vertice, nessun ribaltone. Solo fiducia. E si va avanti con lei, Mariagrazia Musto, che circa un mese fa, a Paestum, è stata confermata alla guida della rappresentanza agenziale per il terzo mandato consecutivo. Tuttointermediari.it l’ha intervistata per capire soprattutto come riparte il gruppo agenti e quali sono i prossimi obiettivi.

Domanda. Quale significato assume, per lei, la riconferma a presidente del gruppo agenti per il terzo mandato?

Risposta. Devo essere sincera: sono arrivata alla fine del secondo mandato che ero stanchissima, dopo un periodo aberrante soprattutto a causa della pandemia. Gestire una rete così professionalizzata come la nostra, con la responsabilità di dover badare praticamente a tutti gli aspetti, non è stato semplice. Così mi sono presentata a Paestum dichiarando ai colleghi che avrei volentieri lasciato il passo, rimanendo comunque sempre a disposizione per qualunque cosa all’interno del gruppo.

D. E poi che cosa è successo? Cosa le ha fatto cambiare idea?

R. Durante il congresso, a un certo punto, è stato proiettato un video bellissimo, attraverso il quale tutto il gruppo ha inteso ringraziarmi e il successivo lunghissimo applauso nei miei confronti e in particolare per il lavoro svolto mi ha lasciato letteralmente senza parole. L’emozione è stata immensa e mi sono anche commossa. Tutti volevano che la squadra continuasse e noi non potevamo tirarci indietro. Ci siamo ricandidati e il risultato è stato la conferma a pieni voti da tutta la sala.

D. Dunque la sua esperienza alla guida di Unat proseguirà…

R. Sì e non posso non ricordare da dove siamo partiti, quando sono stata eletta per la prima volta. La gestione di gruppo era un po’ particolare, nel senso che si percepiva disinteresse verso la vita della rappresentanza agenziale, c’era poca propensione alla causa collettiva e si viveva di posizioni un po’ acquisite nel tempo. Abbiamo fatto un lavoro immenso e adesso posso affermare che gli iscritti al nostro gruppo agenti (oggi sono 187, ndr) si trovano tutti in una posizione migliore e guadagnano di più.

Foto di gruppo all’ultimo congresso di Paestum

D. Come riparte il gruppo agenti? Quali sono i punti salienti della mozione che avete elaborato?

R. Uno dei punti è la conferma del nostro ruolo di agenti professionisti con la grande volontà di vedersi riconoscere come tali. Generali Italia ha investito tanto riconoscendo tre modelli distributivi al suo interno. Noi partiamo dalla conferma delle nostre qualità. Riteniamo che lo sviluppo passi dalla crescita delle nostre reti e per questo occorre a nostro avviso accelerare il processo di recruiting e di consolidamento della rete, oltre ovviamente allo sviluppo del business del ramo danni, dove siamo più forti.

D. A proposito di sviluppo del business del ramo danni. Siete soddisfatti del catalogo prodotti di Generali?

R. Sì. È molto vario e innovativo. Le implementazioni sono state tante. La categoria di prodotti “Immagina” è veramente una innovazione sul mercato.

D. Autonomie assuntive?

R. Ne stiamo discutendo. Generali sta cercando di dotare le agenzie di autonomie per quanto riguarda le flessibilità stabilendo dei parametri. Siamo in area test, stiamo ancora parlando di questi parametri che, a nostro parere, non sono adattabili in maniera rigida su tutte le agenzie.

D. Torniamo alla mozione. Gli altri punti?

R. Sicuramente la fusione con il Gaag (il Gruppo aziendale agenti Lloyd Italico, ndr), che ci consentirà di rafforzarci. Abbiamo costituito ad hoc una commissione che sta seguendo questo percorso. E poi un altro punto è l’accordo dati, che non abbiamo ancora siglato. Noi, rispetto ad altri gruppi agenti in seno a Generali, riteniamo di avere delle esigenze un po’ diverse, nel senso che abbiamo bisogno di particolari tutele perché quasi tutti noi siamo proprietari di sistemi di agenzie e alcuni sono titolari autonomi. Adesso stiamo discutendo con la mandante, abbiamo elaborato un po’ di proposte e i legali le stanno valutando.

D. Quali sono state le esigenze e anche le problematiche evidenziate dagli iscritti all’ultimo congresso?

R. Sono quelle tipiche del nostro mondo lavorativo. Per esempio la questione legata alle tariffe; il mondo Generali è sicuramente molto “aperto” sui danni, ma facciamo sempre un po’ di fatica a scoprire veramente quale sia la tariffa di riferimento sul mercato. Aggiungo che, in questo periodo, è in atto un repricing

Mariagrazia Musto con Marco Sesana, country manager e ceo di Generali Italia

D. Come è attualmente il rapporto con i vertici della compagnia? Siete soddisfatti?

R. Sì. Sono intervenuti durante il nostro congresso e il clima era molto disteso. Oggi li sento più vicini alle esigenze degli agenti, si informano su cosa veramente abbiamo bisogno e cercano di capire. Apprezzo molto questo atteggiamento. In passato, quando c’è stata necessità, mi sono posta di fronte alla compagnia anche in maniera molto dura, anche se non mi piacciono gli strappi. Non hanno senso. Ci deve essere sempre un dialogo.

D. Quali messaggi si sente di dare, in questa fase, agli iscritti al gruppo agenti e ai vertici di Generali Italia?

R. Agli iscritti dico che sono convinta che anche nel 2021 metteranno a segno un anno meraviglioso. Gli agenti Unat sono persone molto caparbie, sanno rimboccarsi le maniche e ancora una volta dimostrare il loro alto livello di professionalità. Ora il messaggio a Generali Italia: credo abbiano compreso di avere al loro interno una ricchezza inestimabile. Dico che avere una varietà di tipologie di agenti professionisti come siamo noi è un qualcosa di irripetibile e aggiungo che far crescere un gruppo di persone con queste caratteristiche credo sia veramente una fortuna per la compagnia.

Fabio Sgroi

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