domenica 12 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

UNA VITA SPESA PER DIFENDERE E TUTELARE GLI AGENTI. ECCO CHI ERA MASSIMO CONGIU

Agente dal 1994, era entrato in Unapass nel 1999, assumendone la presidenza nel 2006 subentrando a Giorgio Gozzi. A giugno del 2014 la scoperta della malattia e la speranza di farcela, che non gli è mai mancata.
 

Massimo Congiu (a sinistra) era nato a Roma il 21 ottobre 1966. Era agente UnipolSai e UniSalute, ed era uno dei responsabili dell’attività di intermediazione della società Assinnova srl (sede legale in via Maddalena 9 a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma).

GLI ESORDI E L’IMPEGNO IN UNAPASS – Inizia a fare l’assicuratore nel 1985 e diventa agente nel 1994. Praticamente da sempre ha messo a disposizione dei colleghi il suo tempo per una causa comune, la difesa e la tutela della categoria agenziale. Una passione che lo porterà a ricoprire diversi ruoli di rappresentanza associativa. E infatti ben presto siede nella giunta esecutiva dell’Associazione Agenti Unipol (a destra, lo vediamo giovanissimo) sotto la presidenza di Mario Orlandi.

Entra in Unapass (Unione nazionale agenti professionisti di assicurazione) alla fine degli Anni Novanta, appena 33enne. L’associazione era nata nel 1984, grazie all’entusiasmo di un gruppo di agenti che condividevano l’idea e la passione di Severo Galbusera, che ne fu il primo presidente.

Cresce sotto le ali del presidente Giorgio Gozzi, che nel maggio del 2006 gli lascia la carica. A 40 anni, Congiu si trova a dover gestire alcune tematiche calde, fra cui quella di una possibile fusione con il Sindacato nazionale agenti (una unificazione di cui si parlerà per molto tempo, ma che non arriverà mai). Tutte tematiche che seguirà da vicino con un gruppo di amici con cui instaurerà un rapporto strettissimo, agenti iscritti all’associazione gran parte dei quali non lo abbandoneranno mai e da cui , lo stesso Congiu, non si separerà per tanti anni (Paolo Iurasek su tutti).

Alla presidenza di Unapass rimane per 9 lunghi anni, fino a novembre del 2015, quando l’associazione decide di confluire in Anapa (l’Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione, presieduta da Vincenzo Cirasola), che diventa Anapa Rete ImpresAgenzia. A Congiu viene affidato l’incarico di past president. Il suo intervento, a Roma, durante l’evento che vede la nascita del nuovo organismo, tipico di chi è consapevole di avere i giorni contati, commuove oltremodo i presenti (a sinistra).

LA MALATTIA –  A giugno del 2014 scopre di avere un tumore e comincia una lunga battaglia. Fra una operazione chirurgica e l’altra, trova il tempo tuttavia di continuare a partecipare ai congressi, mostrando il suo solito e inconfondibile aplomb.

Parallelamente porta avanti una campagna di sensibilizzazione (sotto) raccontando quella che è la sua esperienza e il suo rapporto con la malattia oncologica e l’ambiente che lo circonda. Il 22 dicembre del 2016 pubblica il libro A me non può succedere. Il viaggio di un assicuratore nel tunnel della malattia. (il ricavato è devoluto all’associazione Stare Accanto, onlus di oncologia medica del Policlinico A. Gemelli di Roma).

Nei vari capitoli (a destra, la copertina del libro), Congiu racconta la malattia dai momenti di paura iniziale fino alla sua presa di coscienza. «È una raccolta di fotogrammi della mia vita catapultata da 30 mesi a questa parte nel tunnel della malattia oncologica; vuole essere una umile testimonianza di come sia possibile reagire al cancro perché se non si lotta si parte già sconfitti, se non si continua a sorridere tutto intorno diventa triste e ostile. Allora si ricomincia ad apprezzare il vivere il presente, in modo intenso, e , da ciclista amatoriale quale sono, si continua a pedalare in sella a una bici nei saliscendi della malattia, con le sue salite impegnative e le sue veloci discese…nella malattia come nella vita quotidiana».

Così scriveva. Congiu se ne è andato ieri, in tarda serata. Lascia la moglie, Rosa, e quattro figli.

E un vuoto incolmabile nel panorama della intermediazione assicurativa professionale.

Fabio Sgroi

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