Antonio Coviello, garante nazionale degli assicurati: «Ogni compagnia assicuratrice sviluppi un livello minimo di agenti plurimandatari / intermediari in tutto il territorio nazionale. Questo favorirebbe il consumatore che riceverebbe più offerte dal suo agente / intermediario».
«I primi cinque gruppi assicurativi, che detengono importanti quote di mercato Rc auto sono capaci di pregiudicare potenzialmente le dinamiche pro-concorrenziali e questa concentrazione pone in evidenza tutti i rischi di un ipotetico oligopolio. Questa anomalia del mercato assicurativo italiano deve trovare opportuni provvedimenti legislativi». A sostenerlo è Antonio Coviello, ricercatore Cnr-Iriss, docente di marketing assicurativo presso l’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e “Garante nazionale degli assicurati” (Andci).
Una delle soluzioni, secondo Coviello, è prevedere che «ogni compagnia assicuratrice sviluppi un livello minimo di agenti plurimandatari / intermediari in tutto il territorio nazionale. La maggiore diffusione del plurimandato in capo alle agenzie e/o intermediari vari favorirebbe il consumatore che riceverebbe più offerte dal suo agente / intermediario, obbligato a dare al cliente la soluzione più adeguata».
Insomma un provvedimento in questo senso «aprirebbe il mercato a una competizione più spinta nell’interesse degli automobilisti. In particolare, vista l’obbligatorietà a contrarre della Rc auto, al fine di evitare comportamenti potenzialmente “elusivi” a contrarre», il suggerimento è quello di «consentire al consumatore di contrarre la polizza Rc auto con qualsiasi compagnia operante sul mercato italiano, tramite l’intermediario di sua fiducia purché iscritto nel Rui tenuto dall’Ivass; dunque, almeno per il ramo obbligatorio della Rc auto, si dovrebbe incentivare (e non eventualmente impedire) il rilascio di contratti agli agenti / intermediari che lo richiedano, in quanto in possesso dei requisiti di legge».
Infine, per Coviello è «fondamentale definire specifiche e standard tecnici uniformi ai fini della costituzione e regolazione dell’accesso a una piattaforma informatica di interfaccia comune per le attività di consultazione, emissione, monitoraggio e gestione dei contratti assicurativi danni, al fine di dare impulso alla concorrenza, attraverso l’eliminazione di ostacoli di carattere tecnologico. Il tutto in concerto tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le principali associazioni rappresentative delle compagnie di assicurazione e degli intermediari assicurativi». (fs)
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