L’iniziativa, che punta sulla generazione di dati sintetici, è in collaborazione con BeRebel, società del gruppo Unipol.

Recentemente, oltre a Itas Mutua, è stata ammessa alla sandbox regolamentare Ivass per la sperimentazione di attività di innovazione tecnologica che incidono sul settore assicurativo anche Aindo spa.
Si tratta di una start up nata nel 2018 dall’iniziativa di tre esperti di intelligenza artificiale: Daniele Panfilo (attuale ceo), Sebastiano Saccani (responsabile R&S) e Borut Svara (cto).
Con riferimento al settore assicurativo, Aindo spa sta testando una metodologia «per la generazione e lo scambio di archivi “sintetici”, utili allo sviluppo di modelli matematici e di intelligenza artificiale senza ricorrere ai dati personali e riservati dei soggetti censiti». L’iniziativa è in collaborazione con BeRebel spa, società del gruppo Unipol.
Aindo spa ha formultato l’istanza per l’ammissione alla sperimentazione (nell’ambito, appunto, della sandbox regolamentare) lo scorso 5 dicembre e con lettera del 3 marzo scorso ha fornito all’Ivass gli elementi di valutazione richiesti.
L’esito dell’istruttoria è stato positivo, in quanto, ha sottolineato l’Ivass, «l’attività è significativamente innovativa e mira a rendere sintetici dati in grande quantità per renderli disponibili, in forma anonimizzata e senza necessità di accedere al dato originale, alle piattaforme di intelligenza artificiale e machine learning». In altre parole «aumenta l’efficienza del sistema bancario, finanziario e assicurativo».
Il valore aggiunto del progetto, ha aggiunto l’Ivass, «può essere apprezzato con riferimento al fatto che la piattaforma può essere impiegata localmente (on premise) senza trasferire i dati reali al di fuori dell’infrastruttura originale. In base a questo approccio di “privacy by design”, il proprietario dei dati può applicare le misure tecniche e organizzative consuetudinarie per garantirne la protezione; una volta generati i dati sintetici, questi possono essere condivisi con altri soggetti in modo completamente anonimo».
L’istituto di vigilanza ha precisato, inoltre, che nella documentazione integrativa Aindo ha fornito «i necessari approfondimenti in merito alle basi giuridiche legittimanti il trattamento dei dati personali acquisiti, in sede di richiesta di una quotazione e nelle fasi successive, e alla natura giuridica delle attività di anonimizzazione tramite tecniche di sinterizzazione».
La durata massima della sperimentazione è di 12 mesi da aprile scorso.
Fabio Sgroi
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