L’authority ha ammesso il progetto presentato da Sia spa, che rientra nell’ambito della sandbox regolamentare, l’iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha lo scopo di sviluppare la digitalizzazione del Paese.
L’Ivass ha ammesso un altro progetto nell’ambito della sandbox regolamentare, l’iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (in collaborazione con Ivass, Banca d’Italia e Consob) che ha lo scopo di sviluppare la digitalizzazione del Paese.
La sandbox è un ambiente controllato nel quale operatori tradizionali e del FinTech / InsurTech sperimentano prodotti e servizi tecnologicamente “innovativi” beneficiando di un regime semplificato transitorio, in costante dialogo e confronto con le autorità di vigilanza.
Il progetto ammesso, di cui si parla in questo articolo, è stato presentato da Sia spa e riguarda la realizzazione di una home insurance che funga da “cassetto assicurativo” per il cliente finale sulla piattaforma dell’intermediario e di una codifica della documentazione precontrattuale (Dip, Dip aggiuntivi, condizioni generali di assicurazione, codici compagnie e codici prodotto) e contrattuale, con l’obiettivo di rendere univocamente identificabili i documenti e semplificarne la condivisione e l’archiviazione tramite utilizzo della tecnologia blockchain.
L’Ivass ha evidenziato come l’oggetto della sperimentazione costituisca nel suo complesso, così come è stata rappresentata, un’attività «innovativa in relazione all’impiego della tecnologia blockchain per la consegna e conservazione “notarizzata” della documentazione precontrattuale e contrattuale, relativa ai contratti assicurativi stipulati dal cliente, garantendone l’integrità, la certezza e la non modificabilità».
Il progetto in questione, ha continuato l’istituto di vigilanza, «arreca benefici agli utenti fornendo uno strumento caratterizzato da un’interfaccia digitale che raccoglie in un unico spazio virtuale tutta la documentazione relativa ai contratti assicurativi stipulati per il tramite di un intermediario, riferite eventualmente anche a diverse compagnie di assicurazione, apportando quindi efficienza, minore onerosità e valore aggiunto agli utenti».
Fabio Sgroi
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