L’evento si terrà giovedì prossimo a Napoli. «Solo attraverso ricerca, prevenzione e una gestione integrata del territorio possiamo costruire un futuro più resiliente per ridurre le vulnerabilità del nostro territorio, oltre all’opportunità offerta dall’industria assicurativa attraverso il sistema di coperture misto pubblico – privato contemplato», ha dichiarato Antonio Coviello, ricercatore Cnr – Iriss e docente di marketing assicurativo presso l’Università di Napoli S.O.B.
Giovedì prossimo 22 maggio (dalle ore 15 alle ore 17), presso la sala convegni del polo umanistico del Cnr di Napoli (via G. Sanfelice 8, angolo piazza Borsa) si terrà un seminario dal titolo Rischio sismico, vulcanico e idrogeologico, mitigazione e governo dei rischi. I casi Campi Flegrei, Vesuvio e Ischia.
L’evento, organizzato in collaborazione con il corso di marketing assicurativo dell’Università di Napoli S.O.B., rappresenta il sesto appuntamento del ciclo di seminari Rischio tra natura e società: comprendere, prevedere, agire per il futuro.
«Le aree vulcaniche», ha dichiarato Antonio Coviello, ricercatore Cnr – Iriss e docente di marketing assicurativo presso l’Università di Napoli S.O.B., organizzatore e moderatore dell’incontro, «sono territori ad alto rischio a causa delle eruzioni e terremoti, minacciando vite umane, infrastrutture, edifici. I Campi Flegrei, il Vesuvio e Ischia sono tra le zone più pericolose d’Europa. I Campi Flegrei, con il fenomeno del bradisismo e del rischio eruttivo, minacciano centri densamente popolati. Il Vesuvio, con potenziali eruzioni esplosive, mette ugualmente a rischio centinaia di migliaia di persone che popolano i numerosi comuni interessati. Le strategie di mitigazione», ha proseguito Coviello, «includono edifici resistenti, infrastrutture sicure, piani di evacuazione e allerta precoce. La recente istituzione dei commissariamenti post-sisma per Ischia e i Campi Flegrei evidenziano sempre di più l’importanza di un approccio interdisciplinare tra scienze della terra, ingegneria, pianificazione del territorio e risk management. Una forte sinergia tra il mondo della ricerca scientifica e gestione territoriale, al fine di ridurre perdite umane ed economiche, oramai è improcrastinabile».
Inoltre, la conoscenza e la consapevolezza del rischio «sono fondamentali per la sicurezza delle comunità: solo attraverso ricerca, prevenzione e una gestione integrata del territorio possiamo costruire un futuro più resiliente per ridurre le vulnerabilità del nostro territorio, oltre all’opportunità offerta dall’industria assicurativa attraverso il sistema di coperture misto pubblico – privato contemplato», ha chiosato Coviello. Per info relative al convegno CLICCA QUI. (fs)
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