Il presidente del Gruppo agenti Zurich ha posto l’attenzione sulle due fonti normative primarie che sarebbero in antitesi e che impattano sull’attività degli agenti.
Due fonti normative che si contrastano e che impattano sulla categoria agenziale. Enrico Ulivieri, presidente del Gruppo agenti Zurich (Gaz), ne ha parlato nel corso di una tavola rotonda che si è svolta nell’ambito dell’ultimo congresso del Gruppo agenti Sara.
«Da un lato c’è l’accordo collettivo (che ricordo non è del 2023, ma è una rivisitazione di quello del 1956) che disegna un intermediario assicurativo che non esiste più, che prefigura un agente legato a una compagnia per tutta la vita, un agente più parasubordinato che indipendente», ha osservato Ulivieri. «Dall’altro lato c’è la Idd, la direttiva sulla distribuzione assicurativa, che ci dà una dignità enorme, perché ci pone al centro del mercato assicurativo e che disegna un intermediario che è totalmente diverso e incoerente con l’attività che stiamo svolgendo». Una Idd che, ha ricordato ancora Ulivieri, «ci imporrebbe nel caso di un prodotto inadeguato di non collocarlo».
Per questa ragione, secondo il presidente del Gaz, l’intera categoria agenziale avrebbe bisogno «di nuove regole e soprattutto l’accordo nazionale impresa agenti andrebbe rivisto al più presto».
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
