mercoledì 22 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

UEA: ULTIMO TRIENNIO ALL’INSEGNA DELLE ATTIVITA’ CONVEGNISTICHE E DELLE CAMPAGNE MEDIATICHE

Sono due i filoni che hanno caratterizzato l’attività dell’Unione europea assicuratori. Il bilancio del riconfermato presidente Roberto Conforti.

Da una parte il valore dei workshop e la presa di coscienza e sensibilizzazione ai rischi legati al settore agroalimentare italiano; dall’altra le campagne mediatiche ormai “tipiche” dell’associazione. È su questi due filoni che si è concentrata l’attività dell’Unione europea assicuratori in questo triennio. Il bilancio è stato fatto da Roberto Conforti (nella foto a lato), riconfermato presidente dell’associazione, nel corso dell’ultima assemblea elettiva di Ischia.

WORKSHOP E CONVEGNI – In particolare, Uea ha organizzato  workshop tecnico-operativi di carattere distrettuale e interdistrettuale e convegni a livello nazionale.

I primi, ha ricordato Conforti, sono nati dallo sviluppo di tre «importanti partnership tecniche» con Asacert, Das Assicurazioni e Gruppo Per. «Si tratta di realtà d’eccellenza che i soci Uea hanno imparato a conoscere e apprezzare in quanto amplificatori del valore consulenziale che un’agenzia di assicurazioni è in grado di esprimere sul mercato. In primis rispetto ai propri clienti, per offrire loro soluzioni più efficaci, tempestive e innovative, capaci di tradurre il valore di servizio dell’assicurazione».

I temi che in questi tre anni Uea ha affrontato nei workshop sono svariati: si va dalla compliance di agenzia («il D.lgs 231 dell’8 giugno 2001 e l’introduzione della responsabilità amministrativa degli enti per reati penali; l’universo “data protection” e la conseguente distinzione tra proprietario del dato, titolare del trattamento del dato e proprietario della banca dati e tra privacy e big data; la questione della separazione patrimoniale; il Regolamento Ivass 8/2015 e le relative misure di semplificazione con particolare riferimento ai Modelli 7A e 7B», ha ricordato Conforti) al rischio inquinamento, le coperture per i danni ambientali e le attività di salvataggio, bonifica e risanamento post sinistro;  dai rischi Nat/Cat («analisi comparativa dei modelli implementati nei principali paesi europei e soluzioni per la gestione e mitigazione del danno») agli  aspetti “assicurativi” del nuovo Codice Appalti D.Lgs 50/2016; dalla business continuity management system e certificazione Iso 22301 alla governance del patrimonio e passaggio generazionale, con focus sulle polizze vita («fiscalità e impignorabilità/insequestrabilità»);  dall’istituto della stima preventiva e l’attività di risk assessment fornita da un soggetto terzo, qualificato e certificato, alla tutela legale al servizio delle Pmi italiane («con focus sul recupero crediti e la risoluzione stragiudiziale delle controversie»).

Sul fronte dei convegni nazionali, Conforti ha ricordato in particolare il contributo di Uea in ambito Expo 2015. «Uea ha iniziato a occuparsi del tema dei rischi della filiera agroalimentare cinque anni fa, arrivando a promuovere un primo convegno, in partnership con l’Università di Modena e Reggio Emilia nel 2013. Questo ci ha consentito di arrivare all’appuntamento con Expo nel 2015 con un bagaglio di analisi e strumenti che ci hanno permesso, negli eventi che si sono susseguiti a Matera, Lucca, Milano, ancora Reggio Emilia e Treviso, di restituire al mercato trattazioni approfondite su tre tematiche strategiche (il danno da contraffazione, i rischi connessi all’etichettatura e al confezionamento, il danno reputazionale) e sei diverse filiere chiave dell’agroalimentare italiano (ortofrutta di qualità; grano-pasta-pane fresco e prodotti da forno;  olio extravergine d’oliva Igp; vini Doc/Docg/Igt; Parmigiano-Reggiano e formaggi Dop; salumi e insaccati Dop/Igp)».

Ai workshop hanno preso parte tecnici esperti, centri del sapere, sistema camerale e confindustriale «in una logica di partenariato, interdisciplinarità e di condivisione trasversale di esperienze tra mondo assicurativo e imprenditoriale che hanno costituito un vero e proprio laboratorio permanente», ha sottolineato Conforti. Si tratta di un lavoro «che non poteva esaurirsi nel breve lasso di tempo della manifestazione Expo e della nostra annualità convegnistica e infatti è proseguito, lo scorso anno, con un’analisi più specificamente incentrata sulle coperture assicurative e sullo sviluppo di risposte originali alle istanze emerse come più urgenti e significative». Da qui i tre prodotti del Laboratorio Uea, presentati a inizio maggio a Palazzo Marino a Milano, che hanno segnato la conclusione di questo percorso.

Uea ha cominciato (novembre 2016) a occuparsi anche del recepimento della Direttiva europea 97/2016 in materia di distribuzione assicurativa (Idd), con un convegno (foto a destra) che ha visto la partecipazione di alcuni esperti.

CAMPAGNE MEDIATICHE – Sono due le battaglie intraprese dall’associazione: contro i «sedicenti comparatori» e contro i «sedicenti promotori mutualistici». Uea, ha rimarcato Conforti, ha mantenuto «inalterata la serietà, la fermezza e l’autorevolezza delle tesi, la distanza dalle polemiche di carattere sindacale e la coerenza di obiettivi, ovvero la difesa della legalità e la tutela sostanziale e non solo formale del consumatore».

L’ultimo triennio era cominciato nel segno della battaglia contro «la disintermediazione del servizio assicurativo operata dai comparatori on line, culminata nella presentazione, il 27 novembre 2015, di un esposto ufficiale all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le cattive pratiche commerciali promosse da questi soggetti. Complessivamente, tale campagna ci ha visto impegnati nella produzione di un corpus di articoli, editoriali, video, incontri e convegni che ci hanno accreditato come il principale interlocutore delle istituzioni assicurative sull’argomento. Non solo, questo impegno continuo nell’analizzare e smascherare i diversi, malcelati, tentativi di disintermediare il processo di vendita dei prodotti assicurativi e di screditare il ruolo sociale dell’intermediazione professionale, ci ha consentito di individuare, ancora una volta primi e pressoché unici nel nostro contesto, l’ennesima forma di asimmetria regolatoria e concorrenza sleale: quella operata dalle società di mutuo soccorso e dai promotori mutualistici».

Anche in questo caso, Uea ha presentato formale esposto all’Ivass e al Ministero dello Sviluppo Economico e attende, «impaziente», gli esiti delle loro indagini.

Fabio Sgroi

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